Luca Guerini, sindaco coraggioso di Ripalta Guerina: affronta i ladri e li mette in fuga

Per due volte in pochi giorni ha fatto scappare bande di ladri che avevano preso di mira una villa e le offerte della chiesa parrocchiale

Il sindaco di Ripalta Guerina, Luca Guerini (dal suo profilo Facebook)

Il sindaco di Ripalta Guerina, Luca Guerini (dal suo profilo Facebook)

Ripalta Guerina (Cremona), 26 marzo 2023 – Ripalta Guerina è un paese piccolo piccolo sul fiume Serio. Ha circa 500 abitanti, una chiesa, una trattoria, un motel, un campetto da calcio e un sindaco davvero coraggioso. Luca Guerini, 51 anni, in questi giorni si è guadagnato diversi soprannomi: da sindaco sceriffo, che però non gli piace, a sindaco dal cuore impavido. Quel che è successo è che per due volte nel giro di pochi giorni ha affrontato e messo in fuga i ladri che stavano per mettere a segno dei furti nel suo paese. 

Una prima volta si è trovato faccia a faccia con una banda di professionisti che puntava a una villa del paese. Una seconda volta ha affrontato due persone che erano entrate nella chiesa parrocchiale con l'obiettivo di rubare le offerte. In entrambi i casi è riuscito a metterli in fuga. “Non mi sento assolutamente un sindaco sceriffo - racconta all’Ansa il sindaco, eletto con una lista civica al suo secondo mandato -. Ho sentito una scarica di adrenalina e ho fatto quel che credo debba fare il primo cittadino di un paese piccolo dove tutti si conoscono ed è facile individuare la presenza di persone sospette. Io, se mi accorgo di qualcosa di strano, me ne accerto: lo faccio sempre e l'ho fatto anche questa volta".

Guerini racconta che "nel primo caso ho notato tre uomini con cappellino calato sugli occhi, mascherina chirurgica e zainetto che si aggiravano nel giardino della villa. E fuori una Mercedes parcheggiata con un quarto uomo al volante. Ho chiesto: 'chi siete? Cosa fate li?' Sono usciti, io li ho rincorsi mentre chiamavo i carabinieri con il telefonino e loro hanno raggiunto l'auto e sono scappati. E hanno acceso un lampeggiate con sirena come quelli delle auto civetta delle forze dell'ordine per avere strada libera e scappare più velocemente. Erano sicuramente dei professionisti”. I tre avevano già tagliato una tapparella e sfondato un vetro della villa.

Due giorni dopo, il furto sventato in parrocchiale. "Ero in Comune - prosegue Guerini - e ho notato un ragazzo di carnagione olivastra che entrava in chiesa. Un minuto dopo ne è entrato un secondo. Alle 9 del mattino, senza funzioni in programma, mi è sembrato anomalo”. La parrocchia è proprio di fronte al municipio e Guerini ha deciso di scendere a dare un'occhiata: “Quando sono entrato in parrocchia, uno dei due era sulla porta per fare da palo, l'altro era già sull'altare. Gli ho rivolto il buongiorno e entrambi si sono fatti il segno della croce. Poi hanno preso l'uscita e sono scappati. Ho inseguito anche loro a piedi, sempre al telefono con i carabinieri”. Ad attenderli c'era un Bmw con targa romena guidata da un complice e si sono dileguati.