Lancio di oggetti e insulti a chi gli chiede biglietto: la coppia di “portoghesi” ferma un altro Miobus

I due cremaschi collezionisti di denunce sono un 25enne e la sua ragazza di 19 anni: pretendevano di farsi portare a casa anche se erano senza titoli di viaggio. E non era la prima volta

La ragazza ha 19 anni e lui 25. Sono colpevoli di aver interrotto un servizio pubblico e pure di rapina

La ragazza ha 19 anni e lui 25. Sono colpevoli di aver interrotto un servizio pubblico e pure di rapina

Crema (Cremona) – L’hanno rifatto. Un giovane di 25 anni e la sua ragazza di 19, residenti a Crema, giovedì pomeriggio hanno fermato il Miobus in partenza dal piazzale del Macello, di fronte al Comando della Polizia locale, perché l’autista non li voleva far salire a bordo. Non avevano il biglietto, ma pretendevano di farsi portare a casa. Di fronte al diniego dell’autista, si sono messi davanti all’autobus impedendone la partenza. Di più, oltre agli insulti il ragazzo ha scagliato varie volte una bottiglia in plastica da un litro e mezzo di aranciata contro i vetri del pulmino, pur senza causare danni. Dopo alcuni minuti di sceneggiata, insultati dai viaggiatori e filmati, se ne sono andati. Autoguidovie ha sporto denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Non è la prima volta che i due ragazzi provocano problemi, perché a inizio mese sono stati protagonisti di una scena analoga che ha fermato un altro Miobus, sempre perché pretendevano di farsi portare a casa senza pagare il biglietto. In quell’occasione erano intervenuti gli agenti della Polizia locale per permettere al bus di partire. Anche quella volta la coppia era stata denunciata per interruzione di pubblico servizio. A gennaio sempre loro erano stati protagonisti di una rapina impropria nei confronti di un giovane, alla fermata del Miobus. In quell’occasione, con la scusa di chiedere una sigaretta, avevano arraffato il giubbotto della vittima e si erano allontanati, venendo però raggiunti dai carabinieri che avevano recuperato il maltolto e li avevano denunciati. Sempre lasciandoli a piede libero.