Arriva a Istanbul e scompare: perse le tracce di un professionista di Soncino

Appello del padre alla tv turca: "Trovate mio figlio". La Farnesina si mobilita

Alessandro Fiori

Alessandro Fiori

Soncino (Cremona), 26 marzo 2018 - Scomparso da due settimane senza quasi lasciare traccia. Un uomo di 33 anni, Alessandro Fiori, è sparito dal 12 marzo scorso, quando ha messo piede in Turchia.

Lo cercano attivamente l’Interpol e le forze dell’ordine turche, allertate da quelle italiane al momento della denuncia di scomparsa depositata dalla mamma di Alessandro venerdì 16 marzo. Il padre Eligio, titolare dell’azienda di depurazione per la quale lavora il figlio, era già partito per la Turchia alla ricerca di tracce del figlio, anche se fin qui del giovane non si ha che qualche effimero riscontro. Potrebbe profilarsi anche il sospetto che il cremasco sia stato rapito da qualche banda che vuole incassare un riscatto.  Alessandro Fiori è da tempo residente a Milano, ma con Soncino ha sempre mantenuto vivi i rapporti e conservato le amicizie. Celibe, con una casa a Milano dove lavora con il padre, abituato a viaggiare per lavoro, specie in Russia e nei Paesi del Medio oriente, il giovane professionista non ha mai dato né evidenziato problemi. Fino al 12 marzo, quando la famiglia non lo vede arrivare al lavoro e va a cercarlo, ma Alessandro non è nel suo appartamento milanese.

Probabilmente aveva in programma un viaggio, tanto che la famiglia si reca in aeroporto per cercare tracce del figlio e scopre che Alessandro si è imbarcato a Linate su un volo per Ankara, dove effettivamente è arrivato. Eseguito l’ingresso nel Paese, Fiori si sposta a Istanbul e alcuni testimoni riferiscono di avrelo visto all’hotel Sultanhamet. Le telecamere lo avrebbero poi ripreso mercoledì 14, di pomeriggio, in due locali. Qui si perdono le sue tracce. Ma non del tutto, perché quando la madre va a depositare la denuncia di scomparsa, emerge che Alessandro ha effettuato due prelievi con la carta di credito in due istituti bancari del Paese. Mentre però il primo è andato a buon fine (la cifra prelevata non è stata confermata ma si tratterebbe di circa 2mila euro), per il secondo succede qualcosa di strano. Chi utilizza la carta di credito di Fiori vuole prelevare 7mila euro in un colpo solo. Ma la tessera consente prelievi fino a 3mila euro e la macchina trattiene la carta. Era proprio Alessandro a prelevare e, anche se fosse, lo faceva di sua spontanea volontà?

Negli ospedali e negli obitori il cremonese non è stato registrato e si è saputo c he nella sua camera d’albergo sono state trovate le valige e i vestiti , mentre il portafogli vuoto, i documenti e il telefonino scarico sono stati recuperati in un cestino. Altro particolare strano è che , secondo indiscrezioni, il suo conto in banca risulterebbe vuoto. Intanto il padre, partito immediatamente alla ricerca del figlio, si è rivolta alla televisione turca, dove esiste un programma simile al nostro «Chi l’ha visto?» e ha lanciato un appello per raccogliere informazioni. Del caso si sta interessando la Farnesina, che attraverso il consolato generale a Istanbul è in costante contatto con le autorità locali e i familiari di Alessandro, la cui scomparsa ha suscitato grande sconcerto a Soncino, dove la famiglia Fiori è molto nota.