Sabrina Beccalli, la rabbia e le lacrime dei famigliari: “Oggi lei era qui con noi”

La commozione di Gregorio, Simona e Teresa Beccalli alla lettura della sentenza di condanna per omicidio di Alessandro Pasini

Gregorio Beccalli in tribunale mostra il tatuaggio con il volto della sorella uccisa

Gregorio Beccalli in tribunale mostra il tatuaggio con il volto della sorella uccisa

Brescia – Un applauso arriva dall’aula dove il presidente Giulio Deantoni ha appena terminato di leggere il dispositivo della sentenza che mette la parola fine al processo per la morte di Sabrina Beccalli, condannando per omicidio Alessandro Paasini. Sono le sorelle e il fratello di Sabrina.

È l'esplosione della loro soddisfazione dolorosa e insieme rabbiosa. Teresa è la prima a uscire lanciando un “sììì” prolungato. Le fa eco il fratello Gregorio: "In galera". L'abbraccio convulso fra Gregorio, Simona e Teresa, i tre fratelli. 

Il pianto interminabile, liberatorio di Simona. L’abbraccio al loro legale, Antonino Andronico, e al consulente Edi Sanson. "Questa condanna - dice Teresa Beccalli - è sempre poco per quello che ha fatto. A noi interessava che fosse condannato per l’omicidio. Così è stato. Siamo contenti del risultato che abbiamo ottenuto con fatica”.

Gregorio mostra sull’avambraccio il volto tatuato della sorella morta: "Noi oggi eravamo qui in quattro fratelli, c’era anche Sabrina". Simona riesce a riprendersi dopo tante lacrime:  “Aspettavamo questo momento da 3 anni. Sono emerse tutte le prove: Pasini è colpevole".

"Una giusta condanna - il commento dell'avvocato Andronico - La sentenza ha riconosciuto le prove che noi sapevamo da tempo. La relazione tecnica ha evidenziato che Sabrina è morta per lesività meccanica e non per altre cause".