GABRIELE MORONI
Cronaca

Rotaia spezzata, paralisi sulla linea ferroviaria Cremona-Milano

Ore 7.30, il macchinista transita sul binario lesionato. Nessun danno, allarme immediato. Ma per ore i treni devono fermarsi

Controlli sui binari

Malagnino (Cremona), 7 dicembre 2019 - Un’altra giornata nera allunga la serie di problemi e disagi sulla linea ferroviaria Mantova-Cremona-Milano, questa volta per un problema dell’infrastruttura e non dei mezzi di Trenord. Il guasto è consistito nella rottura di una rotaia all’altezza della stazione di Villetta Malagnino. L’allarme è scattato attorno alle 6.40 ed è stato lanciato dal personale di un convoglio transitato sul binario spezzato, fortunatamente senza alcun danno. Anche i sistemi di allarme di Rete ferroviaria italiana - la società del gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura - hanno segnalato l’anomalia. Alle 7 la circolazione è stata sospesa e l’intervento dei tecnici di Rfi è stato immediato. Il treno 2650, che con il suo carico di pendolari si era avviato da Mantova alle 6.40, atteso a Cremona alle 7.32, è rimasto fermo per qualche tempo con le porte chiuse. Dopo le proteste dei viaggiatori, ha avanzato di qualche chilometro fino alla stazione di Gazzo Pieve San Giacomo. Il treno 2647, che si era avviato da Milano Centrale alle 6.20 è stato fermato alla stazione di Cremona alle 7.35.

La rottura della rotaia era solo all’inizio, contenuta. L’intervento di riparazione è durato due ore. Dopo le verifiche, verso le 11.30, Rfi ha autorizzato la ripresa della circolazione a velocità ridotta nel tratto interessato dal guasto. Il rallentamento ha coinvolto dieci treni regionali. Mesi di una odissea e non se ne vede la fine. Come quella che si è verificata il 19 novembre. Il 2650, un treno pendolare in partenza dalla stazione di Mantova alle 6.41, è stato soppresso e fatto partire da Cremona con un ritardo di oltre 60 minuti. Ritardi che hanno avuto pesanti ripercussioni sulle corse successive, come per il Milano-Mantova delle 8.20, gravato da un ritardo di 24 minuti.

Surreale quanto accaduto la sera del 22 novembre. Il treno 2659 delle 17.15 da Milano Centrale è stato cancellato. Secondo le prime informazioni per un guasto sulla linea. In seguito è stato comunicato che sarebbe partito dalla stazione di Rogoredo. Un effetto domino che sarebbe stato causato qualche ora prima dal treno 2658 Mantova-Milano, approdato a Rogoredo alle 18 anziché alle 16.27.  Da lì si è innestata la spirale dei ritardi. Nel frattempo i viaggiatori del treno 2659 sono stati fatti salire sul 2661 che s è avviato dalla Centrale alle 18.20 per arrivare a Mantova alla 20.27. Sulla Milano-Cremona-Mantova nel mese di novembre si sono accumulate oltre 100 ore di ritardo. Un dato serio al punto da risultare drammatico, ricavato da una elaborazione dei dati quotidiani del sistema My link di Trenord. «Si tratta – è stato l’intervento del Codacons – di sconcertanti che non fanno altro che certificare una realtà sotto gli occhi di tutti. In provincia di Cremona la situazione del trasporto pendolare è a dir poco deficitaria e tra ritardi e soppressioni sono sempre i pendolari a pagare le conseguenze delle inefficienze di Trenord. Per queste ragioni oggi il Codacons diffiderà Trenord affinché intervenga prontamente al fine di eliminare questa situazione».