PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Ripalta, il cliente non ordina e il barista lo prende a pugni

L’episodio in un locale: protagonisti il titolare di 42 anni e un 62enne del posto, poi medicato al pronto soccorso

Il legale dell’avventore, l’avvocata Ilaria Groppelli

Ripalta Cremasca (Cremona) - Cosa succede se un cliente si siede a un tavolo in un bar e il barista ritiene che le sue consumazioni siano troppo scarse? A Ripalta Nuova può capitare che l’avventore venga preso a botte dal titolare dell’esercizio e addirittura mandato in ospedale. E succede anche che poi l’utente malmenato lo denunci per le lesioni subite. L’incredibile storia è avvenuta mercoledì scorso in un bar di Ripalta Nuova che affaccia sulla strada che porta a Capergnanica. Succede che un avventore habitué del locale si sieda a un tavolo per giocare una partita a carte con gli amici, ma che dimentichi di ordinare qualcosa da bere. Per la verità l’avventore crede di aver ottemperato al suo dovere di cliente perché ha poco prima acquistato alcune ricariche telefoniche, ma questo probabilmente non è ritenuto sufficiente dal titolare dell’esercizio, persona straniera, che a un certo punto, indispettito, si avvicina al cliente e, da dietro, inizia a colpirlo ripetutamente in testa con una scarica di pugni.

Sorpreso da quanto sta succedendo, l’avventore, un omone di 62 anni e oltre 1,90 di altezza, contro un barista di 42 anni, alto parecchio meno e anche molto meno possente, chiede al suo assalitore le ragioni di questo suo comportamento. E quest’ultimo gli spiega che per sedersi a giocare a carte al tavolo è richiesta una consumazione. A nulla valgono le rimostranze del cliente, che mostra le ricariche telefoniche poco prima acquistate, il proprietario, per tutta risposta, continua a colpire l’omone con dei pugni diretti allo stomaco dell’uomo. A quel punto il cliente chiama carabinieri e ambulanza, denuncia il fatto e va a farsi medicare al pronto soccorso del vicino ospedale di Crema. I militari certificano quanto successo, mentre l’assalito, con referto medico del pronto soccorso, che certifica un giorno di prognosi e quello del suo dottore curante, che invece ne prevede altri 15, si presenta dall’avvocata Ilaria Groppelli che nei prossimi giorni, quando tutto il percorso sanitario sarà terminato, formalizzerà una denuncia nei confronti dell’assalitore-barista. Il perché l’uomo di quarantadue anni abbia avuto così poca pazienza e sia sbottato in una reazione violenta per una mancata consumazione sono ancora da chiarire. Di certo quella soluzione maldestra e violenta potrebbe costagli parecchio cara.