PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Oltre trenta richiedenti asilo in una casa piccola: è allarme a Madignano

Duecento residenti hanno incontrato il sindaco: "Mi hanno telefonato per dirmi che sarebbero stati dislocati qui due o tre richiedenti asilo. Sono andato in ferie e dal Comune dove mi si comunicava che ne erano arrivati più di 30"

I residenti in attesa di parlare con il primo cittadino

Madignano (Cremona), 14 settenbre 2016 - «Mi hanno telefonato dalla prefettura per dirmi che sarebbero stati dislocati qui due o tre richiedenti asilo. Sono andato in ferie e mi hanno raggiunto con una telefonata dal Comune dove mi si comunicava che ne erano arrivati più di 30». Il sindaco di Madignano, Guido Ongaro, ha mostrato tutta la sua preoccupazione l’altro ieri sera davanti a 200 cittadini arrivati in Comune alle 21.15 per conoscere quali passi si stiano facendo per sanare una situazione potenzialmente esplosiva. I rappresentanti del comitato ‘Madignano libera’ in poco tempo hanno visto raddoppiare i loro sostenitori, anche se ci tengono a dire di essere dalla parte del sindaco e che l’amministrazione comunale sta facendo tutti i passi necessari per chiarire la situazione. «Abbiamo ascoltato quel che il primo cittadino aveva da comunicarci – dice Piero Guardavilla, uno dei leader del comitato – e concordiamo sul metodo. Ricordo che il sindaco era stato chiamato in prefettura per il 7 settembre, appuntamento poi disdetto e che sta aspettando una nuova convocazione».

Ma quali sono i passi da fare per cercare di risolvere la situazione? Dapprima quelli formali. L’Asl ha eseguito un’ispezione nella casa dove sono ospitati i richiedenti asilo e ha decretato che lì ci possono stare al massimo cinque persone. Il sindaco potrebbe applicare una deroga e si arriverebbe a un massimo di 16 contro i 35 presenti. Ma la deroga è uno strumento pericoloso, perché va applicata non al solo stabile in questione, ma a tutti quelli i cui proprietari ne farebbero richiesta. Quindi, il sindaco sta preparando un’altra mossa, quella di espropriare l’abitazione per palesi difformità. Per fare questo è necessario passare dal Tar e attendere la risposta, che non sarà immediata. Intanto il comitato sta eseguendo accertamenti su Paolo Ginelli, l’uomo affiliato alla cooperativa Marvelli che ha portato, in accordo con la prefettura, 15 richiedenti asilo a Ripalta Arpina e 35 a Madignano. Infine, gli uomini del comitato, qualora la prefettura non dia le risposte attese e non parli con il sindaco, hanno pronti due pullman con i quali andare a Cremona per protestare sotto le finestre del prefetto.