DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Pizzighettone, l’Adda si porta via il ponte /VIDEO

Cede la passerella. Danni e disagi in tutta la Lombardia

Quello che rimane della passerella dopo il crollo

Pizzighettone (Cremona), 31 ottobre 2018 - Paura lungo lungo i fiumi cremonesi. Ieri mattina a Pizzighettone l’Adda ha letteralmente spazzato via la passerella pedonale, lasciando diviso a metà il paese. Il ponte era chiuso da quasi due giorni, ovvero da quando, domenica mattina attorno ai pali nell’acqua si era accumulata una massa di detriti enorme.

Per due giorni protezione civile e anche personale del Comune hanno monitorato la situazione, sperando che l’emergenza rientrasse. Ma la crepa che all’alba di ieri si è aperta a metà della struttura non lasciava molti dubbi: alle 8.30 il ponte ha ceduto, e l’acqua lo ha trascinato a valle. A Cremona l’allerta è scattata nel primo pomeriggio, quando i detriti e i resti in cemento armato della pensilina sono scivolati giù lungo il Po, arrivando al ponte in ferro. Fortunamente tutto è andato liscio. A Crema invece la piena del Serio ha costretto all’evacuazione di una decina di persone, mentre è scattata l’allerta in tutti i comuni rivieraschi. Nel tardo pomeriggio di ieri la situazione ha iniziato a migliorare. Ma sono state due giornate di super lavoro in tutta la Lombardia: per allagamenti, smottamenti, caduta di alberi e messa in sicurezza di strutture pericolanti, le squadre di soccorso hanno effettuato oltre 800 interventi.

In Brianza decine di alberi sono caduti sulle strade fortunatamente senza provocare feriti. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco per allagamenti, anche in edifici pubblici. A Monza pesanti infiltrazioni al liceo artistico ospitato nell’ala sud della Villa Reale. L'Alto Varesotto conta danni pesanti tra capannoni scoperchiati, scuole chiuse e lo stop per l’intera giornata di ieri della circolazione dei treni fino a Porto Ceresio: per i pendolari Trenord ha messo a disposizione un servizio sostitutivo di autobus fino a Varese. Anche a Ceto (Brescia), in alta Valle Camonica, l’esondazione di un torrente ha bloccato il traffico ferroviario sulla linea Breno-Edolo. Nel Bresciano e nella Bergamasca, centinaia di interventi dei vigili del fuoco. In particolare, secondo Confagricoltura, le semine nei campi della provincia di Bergamo sono le più danneggiate in Lombardia. Nel Lecchese restano chiuse a causa di smottamenti la Sp60 che collega i Comuni di Pescate e Galbiate, la Sp64 della Culmine San Pietro che da Moggio porta in provincia di Bergamo e la Sp72 a Colico per la sola direzione nord. A Milano oltre cento interventi in una sola notte per le squadre di vigili del fuoco a causa di allagamenti, cavi tranciati e alberi caduti per il forte vento e la pioggia. Particolarmente colpita la zona 8, tra Lampugnano, Bonola e San Siro. Sfollate un paio di comunità lungo il Lambro. Brutta sorpresa in una scuola del Giambellino, dove le famiglie hanno dovuto riportare a casa i figli: lezioni sospese per l’allagamento delle aule. Sta invece progressivamente tornando regolare la fornitura di elettricità: a ieri pomeriggio i clienti rimasti al buio a causa di alberi e detriti che avevano abbattuto i cavi erano 18.600, principalmente concentrati nelle province di Bergamo, Brescia, Varese e Sondrio.