Po navigabile, il progetto divide "L’aspetto naturalistico va difeso"

Il sindaco di San Daniele Po e fondatore del Museo sul fiume: non ripetiamo gli errori degli anni ’60

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di Daniele Rescaglio

"Il Po è l’unico fiume importante oggi in Europa che si trova in uno stato seminaturale. È un patrimonio unico". Davide Persico, primo cittadino di San Daniele Po, fondatore del Museo del Po e docente universitario, rilancia sull’idea di regimare il fiume Po per renderlo navigabile. "Sinceramente non conosco quale progetto stia realizzando Aipo, non riesco nemmeno a capire quando si parla di navigazione a corrente libera cosa si intenda. Spero non si intenda regimare il fiume come accaduto negli anni ‘60, quando la realizzazione dei pennelli ha cancellato le lanche, impedendo l’ingresso stagionale delle acque. Dagli anni ‘60 ad oggi si è alterato questo bioritmo cambiando totalmente a livello naturalistico il fiume".

La questione navigabilità è diventata di attualità dopo che giovedì si è svolta un’audizione in Regione Lombardia davanti alla V Commissione territorio, vista anche l’attenzione dell’Europa sulla questione e i fondi del Recovery Plan che potrebbero essere utilizzati: Luigi Mille, direttore di Aipo, ha presentato il progetto 365 Po River System, che prevede la realizzazione di interventi a corrente libera per la navigazione del Po tutto l’anno, tra Cremona e Foce Mincio e lo studio per realizzazione del canale navigabile da Pizzighettone, che avrebbe un costo di un miliardo e settecento milioni, addirittura permettendo la possibilità del passaggio in contemporanea di due imbarcazioni. L’audizione e l’iniziativa su questi temi è stata fortemente voluta dal consigliere regionale Matteo Piloni del Pd. "Il territorio dovrebbe essere considerato quando si portano avanti questi progetti, se parliamo di una navigazione "industriale" e non turistica, vuol dire perdere il patrimonio che abbiamo" continua Persico. L’altra parte del progetto, per ora solo uno studio, riguarda il canale navigabile, da Pizzighettone a Milano. "Io ho chiesto che se si deve andare in quelle direzione che venga tenuto conto delle esigenze del territorio, pensare di ragionare con mondo economico e industriale, sfruttarla davvero come via d’acqua" sottolinea il sindaco di Pizzighettone Luca Moggi.