Patenti, lavoro e botte a chi parlava: scacco alla banda di indiani

L'operazione della Mobile di Cremona, in sinergia con la polizia di Bergamo e Treviglio, ha portato a tre arresti e due denunce

Operazione della squadra mobile di Cremona

Operazione della squadra mobile di Cremona

Cremona, 24 novembre 2020 - Quattro arresti e tre denunce. La squadra mobile della questura di Cremona, coordinata da Zelica Ferrauto, in sinergia con i commissariati di Crema, Treviglio e la mobile di Bergamo ha portato a termine l'operazione Braveheart. E' stata sgominata un'associazione a delinquere composta da indiani che imponevano le loro regole ai propri connazionali: aggressioni, minacce e vessazioni rientravano nel comportamento della banda. In manette sono finiti tre uomini di 35, 34 e 28 anni, mentre altri due (di 23 e 28 anni) sono stati denunciati a piede libero.

Per tutti vengono contestati vari reati: associazione per delinquere, atti persecutori, lesioni personali gravi, porto illegale di armi, sostituzione di persona, minacce. A far scattare le indagini l'aggressione violenta, avvenuta nei mesi scorsi nel cremasco, ai danni di un cittadino indiano, il quale ha riportato ferite giudicate guaribili in 40 giorni. In provincia di Bergamo altro episodio analogo. Pestaggi violentissimi, basti pensare che le vittime sono state aggredite utilizzando coltelli e tirapugni. L'organizzazione si occupava anche di fornire, ovviamente dietro pagamento, lavoro e patenti false ai connazionali: addirittura sostituendo la persona, un terzo soggetto che svolgeva gli esami al loro posto. Le indagini sono tuttora in corso.