Cremona, intervento alla testa da sveglio: mentre è operato il paziente dipinge un quadro

La chirurgia da sveglio è super specialistica e viene applicata per il trattamento delle aree critiche del cervello

Un momento dell'intervento

Un momento dell'intervento

Cremona, 29 maggio 2020 - L'Ospedale di Cremona ogni giorno ritorna sempre più alla normalità precedente l'emergenza, con la riapertura di servizi e attività sospesi per forza di causa maggiore. Qualche giorno fa il primo intervento di chirurgia da sveglio, dopo l’emergenza Covid -19, intervento durante il quale Osvaldo, un 60enne, ha dipinto un quadro durante l'operazione. Oggi di quell'intervento è stato diffuso anche il video.

“Un evento importante per l’Ospedale di Cremona e per tutta l’ASST – spiega il dg Giuseppe Rossi   - stiamo riorganizzando le attività e le nostre strutture stanno progressivamente ritrovando la loro operatività. La chirurgia da sveglio è un punto di forza per la nostra azienda; sapere che questa attività super specialistica possa riprendere è una ottima notizia, una sorta di rinascita. Non dimentichiamo che le sale operatorie, sino a qualche settimana fa, erano convertite a terapia intensiva per la cura dei pazienti con infezione da coronavirus”. La chirurgia da sveglio – metodica impiegata dall’equide di Neurochirurgia – è super specialistica; viene applicata per il trattamento delle aree critiche del cervello (linguaggio, movimento, ecc) e vede il paziente collaborante durante la seduta operatoria. Lo scopo è quello di valutare in diretta gli esiti dell’azione del neurochirurgo e ridurre al minimo i rischi dell’intervento stesso.

“Insieme alla mia equipe -spiega Antonio Fioravanti (Direttore dell’UO di Neurochirurgia dell’Ospedale di Cremona) - abbiamo asportato un tumore cerebrale (Glioma) in paziente sveglio e cosciente. L’intervento, esclusa la preparazione è durato poco più di due ore. Il signor Osvaldo - un uomo di poco più di sessant’anni - è ambidestro. La scelta di utilizzare questa tecnica è stata finalizzata alla possibilità di verificare in corso di intervento le funzionalità del linguaggio, del  movimento e abilità cognitive - precisa Fioravanti. Osvaldo, in fase di valutazione, ha mostrato le caratteristiche cliniche e psicologiche per sostenere un tipo di intervento come questo”.