
Sul posto sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco
Rivolta d'Adda (Cremona), 27 agosto 2019 - Incidente mortale sul lavoro, ieri mattina poco dopo le 10.30. Un agricoltore di 68 anni, Enrico Ripamonti di Rivolta d’Adda, è rimasto ucciso da un tubo sparato dal trattore sul quale stava lavorando. Un giovane che stava lavorando con lui, accortosi di quanto accaduto, ha dato immediatamente l’allarme, ma quando i soccorritori sono arrivati sul posto, hanno potuto solo constatare che per l’agricoltore non c’era più nulla da fare. Secondo le prime ricostruzioni, ieri mattina Ripamonti e il suo giovane collaboratore si erano portati in un campo nelle vicinanze del cimitero, a lato della ciclabile di via Dante.
I due, grazie a un trattore munito di un braccio con in fondo un ragno meccanico, stavano sistemando e tagliando alcuni tronchi caduti durante gli ultimi nubifragi. Alla guida del trattore c’era Ripamonti che stava manovrando il ragno e prendendo il legname per mezzo del lungo braccio. A un certo punto uno dei tubi oleodinamici che serve per sollevare il braccio meccanico è esploso andando a colpire in pieno petto Ripamonti e uccidendolo sul colpo. Di quanto stava accadendo non si è accorto il giovane presente, che in quel momento stava dando le spalle al trattore. Quando il ragazzo ha sentito il colpo, si è girato e ha visto quanto era successo a Ripamonti. Subito ha chiamato i soccorsi e sul posto è arrivata un’ambulanza della Croce bianca di Rivolta d’Adda, raggiunta da un’auto medica. Il medico e i soccorritori hanno però solo potuto constatare il decesso e avvertire i carabinieri del luogo affinché venissero per gli accertamenti del caso. Nel frattempo sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco di Crema, i quali hanno potuto fare ben poco.
Poco dopo sono stati fatti intervenire anche i tecnici del lavoro della Ats di Crema, per controllare che cosa fosse successo e rilevare eventuali responsabilità. Più tardi sul posto è arrivata anche Lisa Saccaro, il magistrato incaricato delle indagini. La salma è stata poi portata all’obitorio. Con molta probabilità non sarà eseguita l’autopsia e la salma sarà restituita ai parenti per le esequie. Enrico Ripamonti lascia una moglie e due figlie maggiorenni.