
Il banco dei fratelli Severgnini
Crema. 23 novembre 2019 - Mercato in crisi. Perdita di ambulanti che affittano gli stalli dal comune e, soprattutto un numero sempre maggiore che, pur avendo lo stallo affittato, rinuncia in alcuni giorni a venire a esporre le proprie merci. Una situazione che non è facile per il commercio in generale e in particolare per gli ambulanti del mercato. Lo conferma uno degli ambulanti storici, Luigi Severgnini che con i fratelli Massimo, Severino e Giorgio tiene un banco di scarpe sul mercato, postazione ereditata dal padre Angelo che la aprì nel lontano 1952. «Non ci sono soldi e c’è parecchia crisi. Per questo non ci sono mai stati tanti stalli vuoti come quest’anno». Tuttavia, molti resistono, anche se i tempi sono cambiati.
«La grande distribuzione è un problema e la gente che va al mercato cala visibilmente». Inoltre, la clientela si fa sempre più anziana e il ricambio generazionale latita. E che gli ambulanti stiano disertando il mercato di Crema, il più grande e attrezzato del cremasco, si vede dai numeri. Il mercato sin dagli anni ’50 a Crema si fa sotto le pensiline di via Verdi (e guai a cercare di spostarlo) che sono quattro di diverse dimensioni. Il martedì ci sono a disposizione degli ambulanti 101 stalli, il giovedì 75, mentre il sabato ce ne sono 114. Se lo scorso anno i posti liberi mediamente durante tutta la stagione sono stati 15, quest’anno si è passati a 26, cioè circa il 75% in più di posti restati senza affittuari. Altra voce che dovrebbe allarmare è il passaggio di proprietà degli stalli. Fino a un paio di stagioni fa abbiamo assistito all’arrivo dei cinesi che acquistavano i posti per esporre la loro merce, in massima parte abbigliamento a basso prezzo. Ma già dallo scorso anno i cinesi hanno cominciare ad abbandonare Crema per mercati più redditizi, lasciando spazio ad altri stranieri.
Ma quel che preoccupa è il calo di clientela. Solo il sabato il mercato risulta affollato, il martedì il numero delle persone che transitano è appena sufficiente, mentre il giovedì c’è quasi il deserto. Inoltre, c’è un altro aspetto che non lascia tranquilli gli ambulanti. A breve cominceranno i lavori di sistemazione del fondo delle pensiline. Lo studio del restyling del mercato è stato affidato all’architetto Campanella, già autore della prima sistemazione, avvenuta circa 15 anni fa, sotto l’assessorato di Franco Bordo. Quando i lavori cominceranno saranno eseguiti a stralci, una pensilina alla volta, raggruppando gli ambulanti nelle tre pensiline libere. Ma non sarà facile.