PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Marinano la scuola per un furto Denunciati quattro minorenni

Sfuma il colpo in un negozio di articoli sportivi: bloccati dagli addetti, finiranno davanti al giudice

di Pier Giorgio Ruggeri

Invece di andare a scuola quattro ragazzi di età da 15 a 17 anni hanno deciso di fare un giro in un negozio di attrezzature sportive e, cercando di non farsi notare, hanno prelevato alcuni indumenti, con l’intenzione di passare le casse senza pagare. Tuttavia, la loro presenza in negozio durante l’orario scolastico aveva insospettito gli addetti alla sicurezza che li avevano tenuti d’occhio, scoprendo che i ragazzi cercavano di occultare della merce. Pensando di essere al sicuro dalle riprese delle telecamere di sorveglianza, i giovani facevano schermo, nascondendo all’occhio elettronico le mosse di uno di loro che prendeva e nascondeva un paio di pantaloncini. In una seconda occasione un secondo ragazzo occultava un paio di calze. Evidentemente i quattro pensavano di compiere una bravata perché è difficile credere che avessero bisogno di un paio di calze e di pantaloncini, oggetti di scarso valore economico e di nessuna utilità per quattro persone. Prima di arrivare alla cassa i giovani si erano premurati di togliere le placche antifurto che poi avevano rotto, nascondendole poi in un cappuccio di una felpa in esposizione. Una volta arrivati alle casse però i quattro sono stati invitati a seguire il personale di sicurezza, che li stava attendendo. Vistisi scoperti, i ragazzi si sono dati alla fuga. Mentre alcuni addetti del negozio li inseguivano, altri avvertivano i carabinieri di quel che stava accadendo. Dalla vicina caserma cittadina i militari inviavano sul posto una pattuglia di militari della caserma di Bagnolo Cremasco che si trovavano a Crema. In breve i carabinieri individuano il gruppo in fuga con i loro inseguitori e fermavano i quattro ragazzi, portandoli in caserma. Lì venivano identificati e denunciati per furto aggravato, denuncia notificata al tribunale dei Minori di Brescia. Mentre i ragazzi erano in caserma, venivano avvertiti i rispettivi genitori, chiamati a passare a riprendersi i figli e messi a conoscenza di quanto era successo e del perché i loro figli, anziché a scuola, fossero finiti nella caserma dei carabinieri di Crema. Inoltre ai genitori veniva detto che i minori avrebbero dovuto finire davanti a giudice.