PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Il piano contro la ludopatia: a Cremona oltre sedicimila giocatori sono a rischio dipendenza

L’Ats Val Padana ha avviato un programma di contrasto e prevenzione. La dirigente Anghinoni: “Attiveremo nuovi punti di ascolto nelle case di comunità”

Nel piano di contrasto al gioco d’azzardo saranno coinvolti anche medici e istituzioni del territorio

Nel piano di contrasto al gioco d’azzardo saranno coinvolti anche medici e istituzioni del territorio

Cremona - L’Ats Valpadana stima che in provincia vi siano ben 16.600 giocatori d’azzardo patologici. Un numero incredibilmente alto, che induce a organizzare programmi di prevenzione, cura e riabilitazione. Per questo motivo, è stato approvato un piano locale di contrasto per i prossimi due anni. Il nuovo progetto prevede campagne di sensibilizzazione per informare sui pericoli correlati. Tali attività sono rivolte soprattutto alle scuole e ai luoghi di aggregazione giovanile, a quelli di lavoro e alle comunità.

“Il gioco d’azzardo presenta rischi significativi per le diverse fasce di età, in particolare per i giovani e gli anziani - dichiara Laura Rubagotti, responsabile della struttura Promozione della salute e Prevenzione fattori di rischio comportamentali dell’Ats Val Padana -. I giovani accedono con molta facilità a piattaforme di gioco online che possono influire negativamente sulla loro vita sociale e familiare nonché sul loro rendimento scolastico. Gli anziani invece, soprattutto se vivono condizioni di solitudine, possono presentare maggiori vulnerabilità di natura finanziaria e talvolta possono essere più suscettibili a truffe. Per questo il piano contempla azioni che aumentino la conoscenza e le competenze specifiche”. Si rivolge un’attenzione specifica anche alle azioni regolative che possono essere messe in campo dagli enti locali.

“Siamo di fronte a una sfida complessa, determinata dalla duplice necessità di disinnescare i rischi connessi sia al gioco fisico sia quello virtuale”, afferma Katja Avanzini, direttore della struttura Integrazione delle reti territoriali a sostegno dei programmi nazionali di Ats. “Per la cura del disturbo da gioco d’azzardo risultano fondamentali le azioni di intercettazione precoce – conclude Amelia Anghinoni, dirigente psicologa della struttura Salute mentale e dipendenze di Ats -. Il piano prevede specifiche attività informative e formative, rivolte agli operatori dei servizi sociosanitari territoriali, programmate con le Asst di Crema, Cremona e Mantova e con i servizi multidisciplinari integrati presenti sul territorio, che coinvolgono anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Si prospetta l’attivazione di nuovi punti di ascolto, in particolare nelle case di comunità”.