Piadena-Mantova, lavori per il raddoppio ferroviario: “Treni pendolari e merci tra disagi e rincari”

Europa Verde prevede ricadute per il trasporto su treno nel Cremonese

Dario Balotta

Dario Balotta

Cremona – «L’inizio dei lavori per il raddoppio della Mantova Bozzolo e la sua chiusura porteranno ritardi e maggiori costi anche per i treni merci". Dario Balotta, responsabile Trasporti di Europa Verde, è preoccupato perché dallo scalo di Cavatigozzi (Cremona) alcuni operatori hanno comunicato di rinunciare ai servizi di trasporto via treno perché costretti a deviare su un altro percorso a causa dell’interruzione della linea.

«Ai già alti costi di realizzazione per il raddoppio dei 34 chilometri della tratta Piadena-Mantova, che ammontano a 515 milioni (15,1 milioni a chilometro quando i costi standard sono di 10 milioni, ndr ) – calcola Balotta – si dovranno aggiungere i costi economici, ambientali e sociali dei disagi prodotti dai maggiori tempi di viaggio dei pendolari a causa della sostituzione dei treni con autobus e i maggiori costi di trasporto delle merci".

Si possono già prevedere i maggiori costi per il trasporto merci. "La tratta Mantova-Cremona, scalo di Cavatigozzi, non potrà più essere percorsa da una ventina di treni al giorno provenienti dal Brennero, Trieste e Porto Marghera via Verona. La deviazione di ogni treno produrrà un ritardo medio di tre ore e non potrà neppure essere percorsa la via più breve, cioè Brescia, perché il peso assiale dei treni in transito non lo consente. I treni merci saranno costretti a percorrere 260 chilometri anziché 97, ben 153 in più. FerCargo, l’associazione delle imprese ferroviarie del trasporto merci, ha già chiesto un sostegno alle aziende del settore".