Istituto Stanga, gli studenti sono troppi: distaccati in centro, tra le polemiche

A Santa Maria, dove l’istituto professionale ha sede, ci sono aule vuote di proprietà della curia che potrebbero essere messe a disposizione di Pier Giorgio Ruggeri

SCUOLA

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Crema, 23 settembre 2014 - Aule distanti e non a norma. C’è aria di polemica all’istituto professionale Stanga di Crema, dove si formano gli studenti che poi saranno immessi nel settore agricolo e affini. La questione della quale si dibatte riguarda due aule, assegnate rispettivamente a una classe quarta e una quinta dell’istituto. Prima di cominciare l’anno scolastico, la dirigenza del polo studentesco dello Stanga, nel quartiere di Santa Maria della Croce, si rende conto che con i nuovi iscritti non ce la fa a soddisfare tutte le esigenze di aule. Pone il problema alla Provincia che trova le due aule all’interno di un liceo in via Pesadori, pieno centro città. E già qui c’è qualche mugugno da parte, pare, degli insegnanti. Qualcuno fa notare che per raggiungere il centro in tempo per le lezioni è necessario avere la patente, cosa che non tutti hanno. Inoltre, in pieno centro, trovare parcheggio è molto difficile.

Ma i problemi veri arrivano quando cominciano le lezioni. Dando un’occhiata all’edificio, qualcuno nota che gli estintori non sarebbero a norma. Il fatto viene comunicato alla preside, Maria Grazia Nolli, la quale a sua volta gira l’informazione al padrone di casa, che è la Provincia. Del risultato dell’informazione, al momento, non si ha conoscenza. Ma non è finita, perché si scopre che non ci sono i bagni per le ragazze. O meglio, le studentesse dovrebbero usufruire del bagno delle professoresse, ma pare che questo sia sempre chiuso a chiave e della chiave non si abbiano notizie. Infine, quando le due classi dislocate devono fare laboratori, devono prendere un pulmino e tornare a Santa Maria, con dispendio di soldi e di tempo. Da ultimo, sembra che il sito cittadino non sia dotato di uscite di sicurezza. A tutti questi riscontri la Provincia avrebbe risposto che provvederà. Ma per Natale. E la ciliegina finale? A Santa Maria, dove l’istituto professionale ha sede, ci sono aule vuote che potrebbero essere messe a disposizione. Sono di proprietà della curia. Perché non trattare e prenderle in affitto? Anche questo è un mistero. La preside Nolli, nonostante i tentetivi di contattarla, non risponde, anche se qualche docente si esprime a suo favore, affermando che i problemi elencati non esistono e si tratterebbe solo di lamentele di persone abituate ad avere il lavoro sotto casa. Intanto i dispiaceri verranno annegati nel vino: oggi ragazzi e professori sono chiamati a un’attività scolastica sul campo, vendemmia e pigiatura dell’uva nei tini e con i piedi a Castelleone, come si faceva una volta.