Giunto rotto sulla Crema-Treviglio, dopo la paura esplode la polemica

Possibile incidente evitato grazie alla prontezza del macchinista

Pendolari Trenord

Pendolari Trenord

Crema (Cremona), 15 ottobre 2019 - Un giunto rotto e la perizia del macchinista evita guai, riuscendo a fermare il treno senza creare problemi ai passeggeri. È successo domenica alle 19.40 sulla tratta da Crema a Treviglio, in prossimità della stazione di Casaletto Vaprio, la prima fuori dall’abitato cittadino. In seguito alla rottura del giunto sono arrivati i tecnici per le riparazioni del caso e nel frattempo due treni provenienti da Treviglio e uno in partenza da Crema sono stati soppressi e sostituiti da pullman che hanno portato i passeggeri a destinazione.

Il guasto ha provocato allarme e le reazioni di utenti e politici che hanno preso posizione su quanto accaduto. «Abbiamo scritto alla presidente della commissione Trasporti Claudia Carzeri perché già nella seduta di giovedì convochi Rfi e Ansf – spiega il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, primo firmatario della richiesta - nella stessa giornata in cui ascolteremo l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e l’assessore Claudia Terzi. Ci chiediamo come sia possibile che quasi due anni dopo l’incidente di Pioltello la linea ferroviaria sia ancora insicura, con guasti simili a quelli che furono fatali a gennaio 2018. Questa volta il macchinista ha avuto la prontezza e la freddezza necessarie per evitare il peggio, e a lui va la nostra gratitudine, ma la sicurezza di chi viaggia deve essere una priorità assoluta. Anche per questo motivo mercoledì mattina saremo presenti con un presidio nelle stazioni di Cremona, Soresina, Castelleone, Crema e Capralba per chiedere un servizio di qualità e portare in Regione la voce dei pendolari».

Peraltro, proprio per domattina è stata programmata una manifestazione nelle stazioni di Crema e di Capralba (interessata nei giorni scorsi dal cattivo funzionamento di un passaggio a livello) per protestare sui disservizi che Trenord infligge a i passeggeri della tratta Crema-Milano e viceversa, ritardi che si sono evidenziati anche nella appena trascorsa estate. Nelle stazioni ci saranno presidi fin dalle 6.45 del mattino e saranno presenti i rappresentanti dei pendolari e i politici del Pd, partito che organizza la manifestazione. I pendolari hanno fatto sapere che, secondo le loro rilevazioni, i due treni diretti della sera (10481 delle 17.36 e arrivo alle 18.41 e 10487 delle 18.36 e in arrivo alle 19.41) la situazione sui treni di ritorno è peggiorata: nel mese di settembre del 2017 si perdevano una media di 5’ su ciascuno dei due treni, mentre quest’anno la media è passata a 11’ per il primo e 15’ per il secondo. C’è anche la risposta di Trenord a questa statistica. «Dal 1° gennaio sulla linea hanno circolato 9730 treni con una puntualità dell’82%.Ci sono state 171 soppressioni e la percentuali dei treni soppressi è dell’1.8%». Anche i sindaci hanno scritto a Trenord.