Ne resterà uno solo e sarà il nuovo presidente della Provincia per i prossimi tre anni. Ma... Per l’elezione di colui che deve succedere a Paolo Mirko Signoroni (nella foto) niente lista unica, niente quattro liste distinte, neppure tre, ma solo due: una di centrodestra che vede come candidato alla presidenza Alberto Sisti, primo cittadino di Castelvisconti, l’altra di centrosinistra che candida il sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani. Nessuna possibilità che le ventilate liste alternative di destra e di sinistra vengano presentate, ormai non ci sono i tempi e la battaglia si giocherà non solo sui voti espressi, ma probabilmente sul numero delle astensioni. Sì, perché sulla carta il centrosinistra ha la maggioranza e quindi, se si presenta compatto, vince facile. Tuttavia non è un segreto che Mariani non attiri le simpatie di tutti i votanti del centrosinistra (specie dei cremaschi) che potrebbero o non presentarsi o nel segreto dell’urna giocare colpi bassi.
Le elezioni provinciali però, nel loro incredibile regolamento (non una testa, un voto, ma una testa tanti voti, in percentuale quanti sono gli abitanti del posto che rappresenti e votazioni aperte solo a consiglieri e sindaci eletti), vede andare al voto gli aventi diritto due volte: la prima volta per eleggere il presidente, la seconda per i dodici consiglieri. E qui potrebbe accadere che il centrodestra riesca a prevalere, portando in Consiglio sette esponenti su dodici, relegando la sinistra con il presidente ma all’opposizione. Appuntamento il 29 settembre. P.G.R.