Investì e uccise un 19enne. Poi se ne andò: "Non me n'ero accorto". Condannato Edgar Lucca

Cremona, nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre del 2019 il 27enne travolse Petrisor Cioroaba. Dopo la collisione non si fece trovare sul luogo della tragedia. Secondo la difesa non si era accorto di nulla

La vittima, Petrisor Cioroaba

La vittima, Petrisor Cioroaba

Palazzo Pignano (Cremona), 23 dicembre 2022 - Condannato a tre anni e sei mesi per avere investito e ucciso ed essere scappato. Questa è la decisione del magistrato del tribunale di Cremona che ha giudicato l’incidente che ha visto come protagonista Edgar Lucca, 27 anni di Pandino e la vittima, Petrisor Cioroaba 19 anni di Palazzo Pignano. In tribunale a Cremona si è svolta l’ultima parte del processo con le richieste del Pm Silvia Manfredi e l’arringa dell’avvocato Francesco Maria Nucera, che ha retto la parte civile.

I due periti che hanno esaminato l’incidente hanno portato tesi opposte. Secondo il perito dell’imputato, Marco Alquati, l’impatto è stato causato da un colpo di sonno di Edgar Lucca, che non si è reso conto di aver investito il ragazzo, è sceso dall’auto e non ha visto nessuno, quindi se ne è andato, per rendersi conto del danno riportato dalla sua vettura solo il giorno dopo e aver avuto il dubbio di aver investito qualcuno solo trentasei ore più tardi, quando è tornato sul posto e ha fatto trovare ai carabinieri il cadavere del ragazzo, che era morto sul colpo.

Diversa la versione di Cinzia Cardigno, nominata dal Pm, la quale ha ribadito che Lucca non poteva non essersi accorto di aver investito una persona e quindi era consapevolmente fuggito senza prestare soccorso. Nell’arringa del Pm Silvia Manfredi la richiesta finale era stata di una condanna a cinque anni di reclusione, mentre l’avvocato Nucera ha ribadito che Lucca quella notte dal 31 agosto al primo settembre del 2019 ha investito, ucciso ed è fuggito Petrisor Cioroaba. Inoltre l’imputato durante il dibattimento non ha mai dimostrato pentimento e quindi andava condannato. Al termine il giudice ha considerato le aggravanti, fuga dopo incidente equivalenti alle attenuanti, aver fatto ritrovare il cadavere e ha condannato Lucca a tre anni e sei mesi, gli ha sospeso la patente per un periodo equivalente e ha condannato l’imputato a pagare una provvisionale di 610mila euro alla famiglia della vittima, in attesa del procedimento civile, quando un altro giudice deciderà quale cifra vale la vita di Petrisol.