
L’esercizio di via Cappellazzi dove è avvenuto l’episodio
Crema, 20 maggio 2016 - Rapinata la farmacia comunale di via Cappellazzi, in città. Verso le 19 di mercoledì un uomo è entrato nella farmacia. Aveva occhiali scuri, un cappello e una sciarpa che rendevano poco visibile il viso. L’uomo, uno straniero, ha chiesto in uno stentato italiano di avere i soldi. All’interno della farmacia in quel momento c’erano tre dipendenti e due clienti. Probabilmente il rapinatore si è accorto che il numero delle persone presenti era tale che avrebbe potuto essere sopraffatto, anche perché pare che nessuno abbia visto armi nelle sue mani. Quindi, con fare estremamente deciso, ha spintonato un dipendente verso la cassa e lì ha arraffato quel che poteva prendere, circa 500 euro. A quel punto ha cercato di uscire, ma uno dei due clienti gli ha sbarrato la strada e ne è nata una breve colluttazione.
Il rapinatore, dell’apparente età di 30 anni, è riuscito a divincolarsi, nonostate anche una farmacista si fosse frapposta tra lui e l’uscita e a raggiungere la porta, dandosela poi a gambe e sparendo velocemente dalla vista delle persone presenti in farmacia. Immediato l’allarme alle forze dell’ordine. Dal commissariato sono state inviate sul posto le pattuglie disponibili e, mentre alcuni agenti entravano in farmacia per verificare i fatti, altri cercavano di rintracciare il malvivente, ma senza successo. Nella giornata di ieri in commissariato sono state controllate le riprese delle telecamere che riprendono l’interno dell’esercizio, anche se queste riprese difficilmente potranno essere utili per l’identificazione del rapinatore, che aveva il volto coperto. Tuttavia, gli agenti stanno cercando altre immagini di telecamere che insistono sulla vicina piazza Fulcheria o su via Boldori, i due sbocchi verso i quali il bandito dovrebbe essersi diretto. Se l’uomo in fuga si fosse liberato il volto dalla sciarpa, forse qualche telecamera potrebbe aver catturato immagini significative. Tornano le rapine in farmacia, molto di moda nel 2013, quando se ne registrarono sette in pochi mesi, ma anche quando i banditi furono quasi tutti assicurati alla giustizia. Il modus operandi è sempre lo stesso. Il bandito colpisce vicino all’orario di chiusura e, di solito, cerca di entrare in azione in una farmacia situata in un paese piccolo e quando non ci sono clienti. La rapina di mercoledì costituisce un’eccezione, perché il bandito ha agito in un esercizio dove c’erano ben cinque persone, rischiando di essere sopraffatto.