Crema, la morte del professore Pamiro: accordato un rinvio ai periti

Anche l’avvocato del padre farà eseguire altri accertamenti

Mauro Pamiro

Mauro Pamiro

Nessun risultato consegnato in procura, anzi, è arrivata una richiesta, accordata, di un rinvio. O meglio, tre richieste. Erano attesi nei giorni scorsi i risultati della perizia tossicologica, di quella sui cellulari sequestrati nella casa del professore musicista Mauro Pamiro e della moglie Debora Stella e quelli relativi all’autopsia. I professionisti incaricati dei lavori hanno chiesto e ottenuto di proseguire nelle indagini fino a fine settembre.

Dei loro lavori, assegnati tra fine giugno e inizio di luglio, per il momento ci sono solo alcune indiscrezioni, relative ai primi accertamenti. Per quanto riguarda l’autopsia, si conferma che la morte è stata causata da precipitazione da notevole altezza, ma non è stato definito da quanti metri, mentre il responso del perito tossicologico ha escluso che Pamiro fosse sotto l’effetto di stupefacenti. Nessuna indiscrezione, invece, per quanto riguarda la perizia sui tre cellulari e sui due computer prelevati nell’abitazione della coppia il giorno successivo al rinvenimento del cadavere.

Nel frattempo sono state eseguite nuove perizie, come quella cinematica portata a termine da un perito grazie a un’autoscala dei vigili del fuoco con braccio di 42 metri fatta arrivare da Milano. Sembra che anche il nuovo avvocato del padre di Mauro Pamiro, il legale Gian Luigi Tizzoni, sia intenzionato a far eseguire perizie e indagini, in quanto non è assolutamente convinto che Pamiro si sia suicidato gettandosi dalla villa in costruzione di via Don Mazzolari. P.G.R.