Crema, la torre campanaria si è spostata: "Pochi centimetri, è in buono stato"

Crema, dopo la messa delle 18 la benedizione del campanone riparato

Mario Scaramuzza ha lavorato con Vania Zucchetti

Mario Scaramuzza ha lavorato con Vania Zucchetti

Crema, 17 settembre 2016 - Oggi il campanone maggiore del Duomo torna in città, dopo un’assenza, per riparazioni urgenti, durata sei mesi. E ad accogliere la campana ci sarà la cittadinanza perché dopo la messa delle 18, il vescovo monsignor Oscar Cantoni, benedirà il manufatto. Quindi, la prossima settimana, la campana maggiore sarà issata al suo posto, nell’abside collocata a 42 metri d’altezza nel nostro campanile.

Nel frattempo, anche i controlli dell’alta torre, 58 metri, 700 anni di vita, sono terminati e le parti malandate sono state riparate. Quindi, la prossima settimana, sistemato il campanone, sarà tolta anche tutta l’impalcatura che da marzo nasconde il campanile. Ma in questo periodo non sono stati eseguiti solo i lavori di controllo della struttura, ma attraverso una macchina speciale, che costa 100 mila euro, la torre campanaria è stata verificata palmo a palmo per verificarne la solidità ed eventuali criticità in caso di terremoto. «Dobbiamo dire – afferma l’architetto Mario Scaramuzza che, con la moglie e collega Vania Zucchetti ha lavorato al progetto – che la torre campanaria gode di buona salute. Tuttavia, nello scorso mese di maggio il parroco del Duomo, don Emilio Lingiardi e don Giuseppe Pagliari ci hanno commissionato uno studio su eventuali problematiche derivanti da una scossa di terremoto. Grazie al macchinario abbiamo sezionato tutto il campanile, controllando punto per punto la struttura e verificando l’opera completa, cosa che senza questa nuova macchina non sarebbe stato possibile. Ne sono uscite una serie di informazioni e di scansioni che passeremo in questi giorni all’ingegner Giovanni Plizzari, un cremasco che insegna all’università di Brescia. Il professionista esaminerà tutto quanto gli verrà consegnato ed eseguirà un’indagine accurata. Probabilmente entro la fine di quest’anno avremo un’analisi completa sulla tenuta del campanile, che comunque appare ben solido, anche se abbiamo trovato un spostamento di circa 16 centimetri nel lato nord est». 

Sullo sfondo la campana maggiore
Sullo sfondo la campana maggiore

C'è ancora da dire che la torre campanaria era stata rinforzata durante l’ultimo restauro del 1984. Inoltre, la base sulla quale poggia l’intera città di Crema e gran parte del cremasco è ghiaiosa, dovuta al fatto che qui c’era il lago Gerundo e i fiumi affluenti portavano ghiaia. Appunto la ghiaia permette di assorbire moltissimo le scosse di terremoto, smorzandone la forza devastatrice.