PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Crema, due bimbe violentate: arrestato il vicino

Le adescava su WhatsApp, poi le minacce di morte. Trovati sul cellulare i video choc

L'uomo è accusato di abusi su minori

Crema (Cremona), 11 agosto 2019 - A 29 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata su minori. Per gli inquirenti ha abusato di almeno due bambine di sei e nove anni per oltre un mese prima di essere scoperto e quindi messo dietro le sbarre. Venerdì la polizia di Crema ha fermato il giovane che avrebbe rivolto le sue morbose attenzioni su due piccole vicine di casa, portandole nel suo garage e addirittura filmando gli atti sessuali ai quali sottoponeva le piccole.

È l'epilogo di un’indagine durata sei mesi, da quando il padre di una delle bambine, quella di nove anni, ha scoperto, con orrore, messaggi e immagini che il vicino di casa aveva inviato alla figlia. Tutto comincia nel febbraio di quest’anno, quando l’uomo riesce a rintracciare il cellulare della figlia, finito non si sa come dietro un armadio. Quando il genitore controlla quel che c’è all’interno, inorridisce, prende la figlia e con calma le chiede conto di quel che vede. Ne esce una storia orribile. La bambina racconta come il vicino di casa, nello scorso mese di dicembre, l’avesse vista giocare con le sue amiche in cortile e che, con un trucco dall’apparenza innocente, l’avesse attirata nel suo garage, abusando di lei. L’orrore però non era finito lì, perché l’orco non si è accontentato di una bambina, ma ha carpito l’innocenza anche di un’altra piccola, di appena sei anni.

Gli abusi sulle due piccole sono andati avanti per oltre un mese, fin tanto che il padre della bambina più grande si è reso conto che qualcosa non andava per il verso giusto e ha chiesto alla figlia dove fosse il suo cellulare, che da qualche tempo non vedeva. La piccola ha riferito di averlo perso. «Quello che appariva solo un pretesto non ha rassicurato il genitore – riferisce l’avvocato Antonino Andronico, che rappresenta la famiglia – che ha letteralmente smontato la cameretta della figlia per trovare il cellulare, che poi ha scovato dietro un armadio. E quando ci ha guardato dentro, gli è caduto il mondo addosso. C’erano messaggi nei quali l’orco chiedeva, via Whatsapp, alla piccola di raggiungerlo nel suo garage. In caso contrario avrebbe mostrato alcune foto, che le mandava, ai suoi genitori, i quali si sarebbero molto arrabbiati con lei. A quel punto il genitore si è fatto raccontare quel che era successo e poi è andato in commissariato a denunciare tutto».  Manipolazioni e minacce alle quali le piccole non hanno potuto resistere. In questi mesi sono state portate avanti le indagini con verifiche e rilievi che non hanno fatto altro che rafforzare magistrati e forze dell’ordine nella convinzione che le accuse fossero fondate. Così è emersa l’intera vicenda delle violenze. La svolta definitiva è tuttavia arrivata durante una perquisizione nel garage dove sarebbero avvenute le violenze. Qui i poliziotti hanno trovato un filmato nel quale si vedrebbe distintamente l’uomo intento nelle sue turpi azioni nei confronti della bambina. A quel punto è stato avvertito il sostituto procuratore di Cremona, Milda Milli, che ha chiesto l’arresto dell’individuo. Le manette sono scattate venerdì pomeriggio e domani l’uomo sarà davanti al magistrato in carcere a Ca’ del Ferro per l’interrogatorio di garanzia. «La famiglia ringrazia la polizia per il lavoro eseguito – chiude l’avvocato – e spera che la giustizia faccia il suo corso in fretta».