
Enrico Loretti, barbiere con negozio in via Matteotti fin dal 1959
Crema, 30 ottobre 2019 Sarà premiato in Regione con la targa dei negozi storici il prossimo 4 dicembre ed è il primo artigiano selezionato che riceverà il riconoscimento, unico della provincia di Cremona, al quale hanno poi aggiunto altri otto artigiani lombardi. È il cremasco Enrico Loretti, barbiere con negozio in via Matteotti fin dal 1959. Per la verità l’attività è stata cominciata in quell’anno dal papà Valentino, al quale poi si è affiancato proprio lui, il figlio Enrico, che oggi ha 59 anni, entrato in bottega dal 1974. La famiglia Loretti è originaria di Zappello, dove vive tuttora.
«Enrico riceverà il riconoscimento in Regione – fanno sapere da Confartigianato Crema, - primo della nuova categoria degli artigiani, genere inserito tra i negozi storici anche grazie agli interventi dei consiglieri cremaschi, prima Agostino Alloni e poi Matteo Piloni, che hanno spinto per aprire al riconoscimento di Storica attività artigianale». «Mio papà - ricorda Enrico - ha cominciato nel 1959. Aveva due garzoni di bottega, no dei quali continua ancora oggi in questa attività. Poi sono arrivato io e ho continuato insieme a lui. Ricordo che ho cominciato a dare una mano in bottega a 15 anni e poi ho interrotto per il servizio militare. In quel periodo è arrivato mio fratello, che però non ha mostrato molto entusiasmo: preferiva scappare a giocare con gli amici. Sono molto orgoglioso di ricevere la targa che certifica la nostra storica attività e ringrazio chi ha avuto l’idea di allargare il gruppo alle professioni, i consiglieri regionale cremaschi e la Confartigianato di Crema che con il presidente Pierpaolo Soffientini mi ha sostenuto».
Enrico ha un figlio che non continuerà l’attività del padre. «Ha preferito studiare e adesso fa un altro mestiere. Si occupa di pubblicità ed è soddisfatto del lavoro che fa. Una scelta che rispetto e che comunque mi rende felice e orgoglioso». «Come Confartigianato Crema – conclude Soffientini - siamo molto soddisfatti del fatto che il riconoscimento abbia premiato uno dei nostri storici associati, aprendo la via anche ad altre attività del territorio».