
di Pier Giorgio Ruggeri
In ospedale a ieri c’erano 129 pazienti ricoverati (tra Crema e Rivolta d’Adda), dei quali 29 in terapia semi intensiva e 13 in rianimazione, dove è stato aggiunto un nuovo posto. A Rivolta ci sono 18 persone in riabilitazione cardio polmonare, mentre due sono state dimesse. I pazienti che arrivano da fuori zona restano 23. Nelle ultime 24 ore in totale sono stati dimessi 11 pazienti e ospedalizzati 13. I deceduti, dal 16 ottobre, sono 13, uno nella giornata di ieri. Aumentano a 166 i pazienti curati a casa in assistenza domiciliare. In pronto soccorso c’è una tendenza alla diminuzione degli accessi: ieri sono entrate 80 persone delle quali circa 30 hanno accusato i sintomi del coronavirus (da 5 a 10 la media dei ricoverati).
I tamponi eseguiti nel tendone davanti all’ospedale sono stati 169 ai quali se ne aggiungono 40 eseguiti in pronto soccorso. Il trend degli ingressi in ospedale sta rallentando: mentre la scorsa settimana (28 novembre) si è passati da 70 degenti a 119 (+49), in questa settimana l’aumento è stato di soli 10 pazienti (ci sono stati meno ingressi e più dimissioni). Per quanto riguarda gli assistiti a casa al 2 novembre erano 80 per passare a 109 il 9 novembre (+29) e diventare 166 ieri (+57). Il numero dei decessi risulta costante ma basso. Al 2 novembre si erano registrati quattro morti dal 16 ottobre, mentre al 9 i morti erano diventati nove e ieri il totale dei decessi era 13.
Per quanto riguarda le positività registrate nei 48 paesi del cremasco nella seconda ondata, il solo Cumignano sul Naviglio non ha ancora un solo caso. I paesi dove il virus ha inciso maggiormente sono Spino d’Adda, che ha fatto registrare 135 casi in tre settimane e che ha segnato un aumento del 397% rispetto ai positivi registrati nei primi tre mesi di pandemia (31 maggio, 34 casi); a Monte Cremasco al 31 maggio c’erano 14 casi, mentre nella seconda ondata se ne sono registrati 31, con un aumento del 221%, a Dovera, con 60 nuovi casi contro i 30 della prima fase e un aumento del 200%, a Capergnanica +31 nella seconda fase e 26 nella prima, con un aumento del 119%, %, a Crema è del 96% (499 casi oggi contro i 520 del periodo primo marzo31 maggio), mentre a Vailate la differenza tra positivi della seconda fase e della prima è del 75%. Ci sono paesi colpiti duramente in entrambi le fasi: Rivolta d’Adda, con 153 casi nella seconda fase e 105 nella prima (+147%), Pandino che ha contato 106 contagi nella prima fase e 151 nella seconda, con un aumento del 142% e Offanengo, con 110 contagi oggi contro i 99 della prima fase (+111%). Per contro altri hanno fatto registrare un considerevole decremento. Per esempio, Castelleone che nella prima fase ha fatto registrare 259 positivi, mentre nella seconda 73 (+28%); Soncino, 36 nuovi casi contro i 90 della prima fase (+40%).