DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Cremona, rinnovato il reparto di Cardiologia

I lavori di riqualificazione sono stati realizzati grazie alla donazione dei dipendenti e delle Aziende del Gruppo Arved

Il Magnate Giovanni Arvedi con l'equipe di Cardiologia

Cremona, 23 dicembre 2017 - Nuovi ambulatori per l’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Cremona. I lavori di riqualificazione sono stati realizzati grazie alla generosa donazione dei dipendenti e delle Aziende del Gruppo Arvedi. Un gesto significativo a favore dell’ospedale e dei cittadini; un gesto di altruismo nato da una raccolta fondi realizzata dai dipendenti del Gruppo Arvedi in occasione dell’ottantesimo compleanno di Giovanni Arvedi. “Un nobile gesto, quello dei dipendenti, che rientra nelle logiche del nostro lavoro e che mi ha reso felice” ha dichiarato Arvedi. All’inaugurazione di questo pomeriggio hanno preso parte Camillo Rossi (Direttore Generale ASST di Cremona) Enrico Passamonti (Responsabile UO di Cardiologia, Ospedale di Cremona) Giovanni Arvedi P(residente Gruppo Arvedi) Mario Caldonazzo (AD Finarvedi) e parte dell’èquipe medico infermieristica di Cardiologia. Fra il pubblico, Carlo Malvezzi (Consigliere Regionale), Cesare Baldrighi (AD Acciaieria , Renato Crotti (Responsabile rapporti Istituzionali – Relazione esterne), Guido Penasa - (Ufficio personale Acciaieria Arvedi), Pini Danio (RSU – Acciaieria) Ghinaglia Gianluca (RSU- Acciaieria), Bosio Massimiliano (Segretario FIOM-CGIL Cremona. Un dono che arrivata in un momento importante di applicazione della Riforma Sanitaria Lombarda che mette al centro la presa in carico delle cronicità e i pazienti fragili; quei pazienti che hanno più bisogno di cure e attenzione.

“L’ammodernamento degli ambulatori di Cardiologia, che si trovano al terzo piano dell’Ospedale di Cremona, ha decisamente migliorato il comfort e la funzionalità della struttura. Questo a vantaggio sia degli operatori sia dei pazienti - ha spiegato Camillo Rossi. Ogni singolo locale, infatti, è collegato all’altro dall’interno. Tradotto in pratica significa che un paziente può effettuare la visita e gli esami diagnostici in modo diretto e consequenziale, senza passare dal corridoio. Ciò a garanzia di una miglior gestione del percorso di cura e di una maggior privacy”. “Non posso che esprimere riconoscenza e gratitudine a Giovanni Arvedi e ai Dipendenti del suo Gruppo – ha concluso Rossi - per questa preziosa e singolare donazione che, in senso positivo e propositivo, riporta alla memoria l’antica tradizione caritativa dei benefattori privati a sostegno degli ospedali, luoghi di cura peculiari per il tessuto sociale, civile e per la collettività. Grazie anche all’Ufficio Tecnico dell’ASST di Cremona e a tutti coloro che hanno seguito i lavori”.