Calcioscommesse, Ilievski davanti al gip: "70mila euro al portiere del Livorno"

Hristiyan Ilievski, ritenuto il capo degli scommettitori degli "zingari", incontrò al Passo della Cisa, sotto la neve, il portiere del Livorno Alfonso De Lucia e gli consegnò 70 mila euro dopo la combine di Bari-Livorno di Coppa Italia in cui i toscani persero 4-1 il primo dicembre del 2010

Hristiyan Ilievski

Hristiyan Ilievski

Cremona, 13 maggio 2015 - Hristiyan Ilievski, ritenuto il capo degli scommettitori degli "zingari"incontrò al Passo della Cisa, sotto la neve, il portiere del Livorno Alfonso De Lucia e gli consegnò 70 mila euro dopo la combine di Bari-Livorno di Coppa Italia in cui i toscani persero 4-1 il primo dicembre del 2010. È uno dei dettagli che Ilievski avrebbe raccontato oggi nell’interrogatorio davanti al Gip di Cremona Guido Salvini. Il denaro, secondo quanto raccontato da Ilievski, fu consegnato a De Lucia solo pochi giorni dopo che il macedone era giunto in Italia per incontrare l’ex giocatore Almir Gegic, già attivo sul fronte delle scommesse truccate e indicatogli da Tans See Eng, a capo degli scommettitori singaporiani. La prima partita che truccarono fu Chievo-Novara, poi Bari-Livorno con un primo incontro con i giocatori del Livorno nella città toscana. Dopo il match, andato a buon fine, la consegna del denaro a De Lucia al Passo della Cisa.

I SITI PER LE SCOMMESSE - Tan See eng, il capo degli scommettitori singaporiani coinvolti nel  calcioscommesse noto come Dan, era il «manager generale» dei siti di scommesse 188 Bet, Sobet, Ibcbft. Lo ha detto il macedone Hristyian Ilievski nel corso del suo interrogatorio. Si trattava di siti cinesi in cui si poteva scommettere su «partite del campionato mondiale di calcio o forse comunque del calcio europeo». «Si trattava di scommesse regolari», ha spiegato Ilievski, che fece scommesse «su cinque o sei partite» conseguendo una «grossa vincita». «È stato a seguito di questa vincita che Tan See Eng mi ha contattato per farmi i complimenti», ha aggiunto il macedone. Da qui l’inizio della collaborazione, prima come "castigamattI" per recuperare crediti delle scommesse in Grecia e in Macedonia poi come reclutatore di giocatori corrotti in Italia.