REDAZIONE CREMONA

A 16 giorni dall’investimento. Non ce l’ha fatta il novantenne travolto dal furgone in retro

Ambrogio Persico stava attraversando a piedi via Spinadesco insieme alla moglie. Per liberare in tutta fretta il passaggio a una macchina, l’autista ha urtato l’anziano.

La vittima, Ambrogio Persico

La vittima, Ambrogio Persico

CAVA TIGOZZI (Cremona)

Non ce l’ha fatta Ambrogio Persico, il novantenne di Cava Tigozzi investito da un furgone la mattina del 15 luglio. L’anziano, ricoverato in Terapia intensiva dopo l’investimento, ha lottato per due settimane ma alla fine non ce l’ha fatta ed è deceduto. Troppo gravi i traumi riportati nell’investimento e troppo alta l’età perché il suo corpo fosse in grado di fargli superare le ferite.

Si è spento l’altra notte. Intanto la Polizia locale, intervenuta in via Spinadesco per i rilievi del sinistro, ha stabilito le modalità che hanno portato all’investimento fatale di Persico. A metà mattinata l’anziano con la moglie stava rientrando a casa a piedi. I due si sono accinti ad attraversare, visto che abitavano dalla parte opposta della via.

I coniugi sono passati dietro a un furgone che doveva consegnare dei mobili e che al momento del loro attraversamento era fermo. La Polizia locale ha stabilito che l’autista era stato chiamato da un’automobilista perché aveva lasciato il furgone in mezzo alla strada, impedendogli di uscire dal parcheggio. Il camionista è corso al furgone e ha ingranato la retromarcia per liberare l’auto, non accorgendosi che dietro al mezzo l’anziana coppia stava attraversando la strada. Così il furgone ha investito il novantenne. Ambrogio Persico era stato subito soccorso e poi ricoverato in ospedale a Cremona, dov’era stato ricoverato in codice rosso.

Era stato destinato al reparto di Rianimazione, finché l’altra notte è deceduto. Il pensionato era conosciuto per la l’attività di volontario e l’impegno nel suo quartiere. In seguito al sinistro il furgone è stato posto sotto sequestro e da ieri l’autista risulta indagato di omicidio stradale.

Pier Giorgio Ruggeri