
Fuerza Bruta, lo show
Milano, 22 dicembre 2016 - Prego astenersi claustrofobici. Tutti gli altri, però, non possono perdersi “Fuerza Bruta” uno degli spettacoli più dirompenti in tournée attualmente in Europa, atteso a Teatro LinearCiak dal 27 dicembre all’8 gennaio. Settanta minuti di adrenalina pura che in undici anni di repliche hanno saputo coinvolgere con la loro “travolgente cascata di suoni, visioni e acrobazie”, per dirla con il settimanale Time Out, oltre cinque milioni di spettatori, fermando la compagnia argentina a New York per ben cinque anni. Il videoclip di “Scream” Usher l’ha girato proprio lì, tra i volti sorpresi e i nasi all’insù di quel Daryl Roth Theatre tra la 15th Strada e Union Square dove hanno trovato posto nel tempo pure soliti noti come Madonna, Beyoncé, Jay-Z, Jimmy Page, Steven Tyler degli Aerosmith, Javier Bardem e Penelope Cruz.
Le coreografie aeree di Elizabeth Streb, Momix, La Fura dels Baus, Cirque du Soleil, Stomp, sono solitamente i riferimenti utilizzati per descrivere l’indescrivibile, ovvero la sfida di uno spettacolo che trova nella cinetica dell’atto fisico il mezzo per colpire il cuore e la mente dello spettatore. Tutto con l’ausilio di sorprendenti figure teatrali come le coreografie su una vela trasparente inondata da 350 litri d’acqua che scende fin quasi a toccare le teste del pubblico o la foga di una figura kafkiana come l’uomo sul tapis-rolulant che nella sua folle corsa infrange uno dopo l’altro i muri di cartone che gli si parano davanti.
Un cocktail agitato, non mescolato, di acrobazie, luci multicolori, macchine vento, musica elettronica, forza, velocità e resistenza di cui il pubblico, rigorosamente in piedi, diventa parte integrante interagendo con i dieci giovanissimi ballerini-atleti-attori reclutati con casting durissimi, che solo un candidato su cento (assicurano le statistiche) riesce a superare. Un’esperienza “immersiva” l’hanno definita ieri a Milano i performer presentando quest’ultima tappa continentale di un cammino transitato nelle ultime settimane pure ad Istanbul e a Bucarest, sottolineando come davanti ai mondi fluttuanti di “Fuerza Bruta” si debba “aprire la mente e lasciarsi travolgere dall’azione”. Cambiando ruolo ogni sera, i quattro ragazzi e le sei ragazze in scena (ma attorno a loro opera una quarantina di persone) dicono di creare qualcosa di unico ed irripetibile capace di rinnovarsi replica dopo replica. Ideato nel 2002 dal coreografo Diqui James e portato in scena per la prima volta a Buenos Aires tre anni dopo, lo show si pone come un’esperienza dinamica e sensoriale di grande impatto.