Federica Abbate: io, anima e core. Il no a Sanremo brucia ma riproverò

Una delle autrici “top“ in veste di cantante apre il concerto al Forum di Alessandra Amoroso. Bocciata in riviera tre anni fa, poi il successo travolgente

Federica Abbate

Federica Abbate

Contatori di Spotify alla mano, il mondo di Federica Abbate sta tutto in 566 minuti. Nove ore e mezzo (o giù di lì) di canzoni d’oro e di platino che l’hanno indotta ad andare oltre la laurea in sociologia conseguita (col massimo dei voti) in Cattolica per dedicarsi “anema e core” alla musica. Ed è proprio nei panni di cantautrice che l’artista milanese si presenta stasera sul palcoscenico del Forum per introdurre col suo set lo show di Alessandra Amoroso. "Ale è innanzitutto un’amica, con cui collaboro fin dall’inizio" spiega Federica, 32 anni il mese prossimo, che nel suo curriculum d’autrice vanta pure i nomi di Fedez, Baby K, Marco Mengoni, Elodie, Francesca Michielin, Elisa, Eros Ramazzotti e per l’interprete salentina ha scritto cose come “Il mio stato di felicità” o “Dalla tua parte”. "Ci siamo trovate sette anni grazie a quella “A tre passi da te“ condivisa coi Boomdabash e l’ultima cosa assieme è stata “Canzone inutile“. Bello che abbia pensato a me per quest’ultima tappa del tour, dandomi il posto riservato nelle altre arene a tante altre artiste donna".

Oltre all’ultimo singolo “Doppio nodo”, realizzato con la complicità Fred De Palma ed Emis Killa, cosa proporrà nel suo set? "Canterò di sicuro “Finalmente“, pezzo a cui sono molto legata perché rappresenta il momento della mia vita in cui mi sono detta basta di darla vinta a quelli che mi dicevano che non ce l’avrei mai fatta perché non sono abbastanza brava, abbastanza bella, abbastanza tutto; insomma, il momento in cui mi sono detta basta scegliere “i sogni prima di dormire“ perché con un pizzico di coraggio in più si può realmente sognare ad occhi aperti e diventare quel che si vuole. Ho pure un pezzo “surprise“ molto in clima con questo periodo prefestivo".

Finora ha pubblicato diversi singoli e un ep. A quando il primo album? "Ci sto lavorando proprio ora. Ho trovato, finalmente, modo di tirare fuori le mie emozioni e non limitarmi a raccontare quelle degli altri. Avendo iniziato il mestiere della musica come autrice, ho avuto bisogno di tempo per imparare a guardarmi dentro. Metterci la faccia, infatti, non è facile".

Potendo chiamare chiunque, chi vorrebbe nel disco? "Innanzitutto gli amici più stretti, a cominciare da Michele Bravi ed Emis Killa, ma anche Alessandra o quel Marracash a cui riconosco il merito di avermi fatto capire che, oltre a scrivere, avrei potuto pure cantare. Uno straniero? Il rapper portoricano Bad Bunny, con me non c’entrera molto, ma ho un’anima camaleontica che potrebbe adattarsi facilmente".

Sanremo? "Non ci ho neppure pensato. Perché, dopo essermi buttata sulla scrittura per altri, è da poco che mi sono riattivata cantautrice. Inutile dire che tre anni fa la bocciatura a Sanremo Giovani m’è bruciata. Poi ho capito che, forse, non era il momento, perché mi mancava la maturità necessaria. Quindi, col senno di poi, la considero una grande lezione".

Quanti pezzi ha in gara al Festival quest’anno? "Più di uno. Intanto ha firmato “Il giorno più speciale“ per Andrea, Matteo e Virginia Bocelli. Ho scritto canzoni pure per Andrea e Matteo singolarmente, ma non so che uso ne faranno. Quando lavori per altri artisti, gli dai un pezzo ‘di core tuo’ e poi ti rimetti alle loro scelte".