Bandiere Verdi 2023, Legambiente premia 19 luoghi di montagna: 2 in Lombardia. L’elenco completo

Riconoscimenti a Comuni e privati per la sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio montano. Alla Lombardia vanno anche due Bandiere Nere: alla Regione e al sindaco di Bormio

Un sentiero di Montagna

Un sentiero di Montagna

Sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio, adattamento creativo e innovativo sono le parole d'ordine e d'azione che accomunano le 19 bandiere verdi 2023 assegnate oggi da Legambiente all'arco alpino. Il Piemonte si conferma la regina green d'alta quota con 5 vessilli verdi, seguita da Friuli-Venezia Giulia con 4, Veneto con 3 bandiere, alla Lombardia  vanno 2 bandiere, come alla Valle d'Aosta, mentre Alto Adige, Liguria e Trentino ne incassano solo una. In Lombardia Bandiera Verde all’Associazione Castanicultori Lario Orientale, forte di quasi duecento realtà sparse sul territorio che promuovono la trasmissione delle antiche tecniche e varietà che hanno fatto delle selve castanili della regione una realtà di confronto, supporto e miglioramento, per una coltivazione per lo più abbandonata dal secondo dopo guerra in avanti. Vessillo green anche all’Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (Val Brembana), per il costante impegno profuso da volontari nella creazione di un modello efficace di ricerca, conoscenza, di cura dei luoghi con il ripristino e il mantenimento di una rete di sentieri tra antiche contrade con alto valore identitario, etnografico e naturalistico. 

Sono tante le storie virtuose che arrivano dall'arco alpino e che Legambiente ha premiato oggi a Venzone, in occasione della due giorni del VII Summit nazionale delle Bandiere Verdi. Esperienze virtuose che per Legambiente meritano di essere replicate sul territorio montano e che devono essere accompagnate tenendo fede agli impegni e agli obiettivi della Carta di Budoia, un documento presentato a  giugno 2017 alla Conferenza internazionale di Alleanza nelle Alpi in Friuli-Venezia Giulia e che mette al centro l'importanza dell'azione dei comuni alpini nell'adottare strategie adattamento locale ai cambiamenti climatici, valutare i potenziali rischi e opportunità derivanti ai cambiamenti climatici per i loro territori, e selezionare le misure per gestire e rispondere efficacemente agli impatti climatici presenti e futuri. “Le segnalazioni di quest’anno tracciano un quadro del futuro dei nostri territori da due punti di vista,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Da una parte un atteggiamento perdente, poco sintonizzato con i reali bisogni delle persone e dell’economia dei territori; dall’altra, una scommessa più coraggiosa ma più coinvolgente, interattiva e solo apparentemente più debole nei contenuti e nei risultati, ma aperta a una crescita possibile.

Bandiere Nere in Lombardia

Assegnate anche 11 Bandiere Nere per denunciare pratiche non sostenibili sul fronte ambientale: 10 sono state attribuite a istituzioni pubbliche dell'arco alpino ad accezione del Piemonte, e una ad un privato. Il Friuli-Venezia Giulia svetta con 3 bandiere nere, seguito da Trentino e Lombardia (2 bandiere nere ciascuna), Valle d'Aosta, Veneto, Alto Adige con una bandiera nera per ognuna, Piemonte una. 

Le due Bandiere Bere assegnate alla Lombardia sono andate: una alla Regione per la modifica della normativa regionale che rende possibile la circolazione con mezzi motorizzati sui sentieri della regione; e la seconda al sindaco di Bormio, per la “tangenzialina” prevista per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, un’infrastruttura di soli 1,5 Km. con un enorme impatto sul delicato equilibrio della Alta Valtellina. Secondo Legambiente nel primo caso si tratta di un segno di arretratezza nella visione del potenziale turistico: la norma appena introdotta, incentiva un consumo indiscriminato ed esclusivo, senza contare un danno evidente ai delicati ecosistemi che reggono parte dell’economia locale. La modifica dell’Art. 59 L. 31/2008 da parte di Regione Lombardia equipara, ai fini della circolazione dei mezzi motorizzati, le mulattiere e i sentieri alle strade agro-silvo-pastorali, che esistono proprio per consentire l’accesso ai soli mezzi per le normali lavorazioni agricole e forestali. Via libera quindi ai comuni al diporto fuoristradistico, sia per eventi di massa, sia per il rischioso transito quotidiano. Per ciò che riguarda invece la Bandiera Nera al sindaco di Bormio, per l’associazione ambientalista la nuova tangenziale risulta nei fatti un progetto infrastrutturale costoso (12 milioni di euro) che sventra connessioni ciclopedonali frequentate, altera il paesaggio del torrente Frodolfo, impermeabilizza la pian dell’Alute, in una evidente logica di consumo di suolo per futili motivi e soprattutto dai dubbi risultati, oltretutto senza aver contemplato una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) obbligatoria alla luce degli impatti sulla Rete ecologica regionale nonché sull’adiacente Parco dello Stelvio. Infine, secondo Legambiente il tema del rischio idrogeologico viene totalmente eluso, lasciando oltretutto irrisolti altri nodi di congestione da traffico.

Bandiere Verdi 2023

Ecco i Comuni premiati: il Comune di Balme (Torino) per la scelta di basare le prospettive future del Comune sulla natura preservata e sul paesaggio tradizionale, anche attraverso delibere coraggiose come quella contro la fruizione turistica con i veicoli a motore; il Comune di Enego (Vicenza) per essersi attivato nel ripristino forestale dopo la tempesta Vaia, facendo convergere gli intenti e le collaborazioni tra diversi Enti, società e Associazioni all'interno di un masterplan generale di interventi per la ricostituzione delle foreste e la ridefinizione dei pascoli della Piana di Marcesina; il Comune di Caraglio (Cuneo) per un progetto innovativo che ha permesso di recuperare un'area degradata: da ex polveriera militare a Bioparco "Acqua Viva"; il Comune di Valdieri (Cuneo) che, a pochi mesi dal suo insediamento, ha affrontato la questione degli usi civici del vallone del Valasco situato nel proprio territorio comunale

Riconoscimenti agli operatori Locali

Bandiere Verdi 2023 ai gestori dei rifugi della Deiva (Savona) per il mantenimento di rifugi sul territorio come luogo di ospitalità e presidio di una realtà portatrice di valori giusti e positivi, coerenti con i principi della sostenibilità; Ivan Provenzale e famiglia per le scelte operate di vivere dal 2019 in un borgo disabitato della Val Tramontina (Pordenone), promuovendo esperienze di  comunità improntate a co-progettare un futuro conviviale e sostenibile; la Cooperativa Lassù del Comelico Superiore (Belluno) per l'attività di sensibilizzazione della comunità locale sul tema ambientale, per le proposte di riattivazione di forme di economia sostenibile legate alla risorsa bosco insieme alla realizzazione di una piattaforma fisica di conoscenza del territorio, proposta di sviluppo e tutela; l'impresa sociale Dolomiti Hub, Fonzaso (Belluno) per i progetti culturali e sociali sviluppati, frutto di un processo di rigenerazione di un opificio per contrastare lo spopolamento in corso; Malga Riondera di Ala (Trento), un'azienda agricola e agrituristica sulle Prealpi trentine con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, sia nelle scelte di risparmio energetico adottate, sia nel calcolo del bilancio idrico aziendale.

Premi ad associazioni locali e pro loco

Bandiere verdi 2023 anche per associazioni e pro loco. In particolare è stato premiato il Comitato per l'ampliamento del Parco del Mont Avic, Fénis (Aosta) per la volontà di ampliare il territorio del Parco sui propri terreni l'Associazione per l'Ecomuseo Valle Elvo e Serra Sordevolo (Biella) per il recupero di saperi e capacità costruttive ancor oggi idonee allo sviluppo e alla gestione dei territori montani; l'Associazione Aosta Iacta Est, Aosta (Aosta) per aver organizzato negli ultimi quindici anni la manifestazione "Giocaosta" che dimostra la capacità di una comunità di proporre aggregazione e attrattività turistica a impatto zero; l'Associazione Castanicoltori Lario Orientale, Sala al Barro (Lecco) per la promozione della buona pratica di cura delle selve castanili; l'Associazione Gruppo Sentieri Amici della Storia di Val Brembilla (Bergamo) per il costante impegno profuso da volontari per il ripristino e il  mantenimento di una rete di sentieri tra antiche contrade con alto valore identitario, etnografico e naturalistico; le Associazioni e gli enti promotori dell'Iniziativa Baumgart - frutteti tradizionali Bolzano (Bolzano) per il recupero dei frutteti tradizionali nelle aree urbane di Bolzano. 

Bandiera alla memoria e all'impegno di Remo Cacitti, venuto a mancare prematuramente lo scorso 3 marzo, e consegnata all'associazione Amici di Venzone e al Comune di Venzone (Udine) per il contributo decisivo dato da Remo Cacitti alla ricostruzione del centro storico di Venzone e del suo Duomo trecentesco. Ed  ancora l'Associazione Podén, Forni di Sotto (Udine) per aver consentito la riapertura della biblioteca di un piccolo paese e la promozione di interessanti ed originali iniziative culturali; la Pro Loco di Preone (Udine) per un progetto, incentrato sul turismo slow e sulla valorizzazione delle peculiarità naturali del territorio che si rivolge all'intera comunità. Alpstream – Centro internazionale per lo studio dei fiumi alpini, Ostana (Cuneo) premiato per le importanti ricerche svolte sui fiumi alpini.