Coronavirus, Fontana: "Pronti e uniti contro nuova ondata"

Il governatore: "Incrementati macchina organizzativa degli ospedali e protocolli sanitari". Gallera: sbagliato dire che Italia non è preparata a seconda ondata

Attilio Fontana e Giulio Gallera (foto di repertorio)

Attilio Fontana e Giulio Gallera (foto di repertorio)

Milano, 17 ottobre 2020 - E' entrata in vigore oggi la nuova ordinanza della Regione Lombardia per arginare la diffusione di Covid-19 sul territorio. Per il governatore lombardo Attilio Fontana la parola d'ordine di questa nuova fase della gestione della pandemia è "essere pronti". "I dati Covid di questi giorni, emersi grazie ad una massiccia azione di screening, indicano un aumento esponenziale dei contagi e della carica virale ad essi correlata - ha spiegato Fontana in un post sui suoi canali social -. La macchina organizzativa degli ospedali lombardi in questi mesi è stata fortemente incrementata, così come i protocolli sanitari con la finalità di fronteggiare al meglio una nuova ondata virale". 

"La comunità lombarda - ha concluso - è chiamata ad essere unita per difendere, come già fatto in passato, la salute di tutti. Credetemi, le decisioni non sono assunte a cuor leggero, ho ascoltato i virologi, i tecnici, i medici e con i sindaci lombardi e i capigruppo alla Regione siamo chiamati nel salvaguardare la vita delle persone e gli asset sociali come la scuola e il lavoro. Restiamo uniti e fronteggiamo insieme questa nuova ondata virale".

Gallera: non è vero che siamo impreparati a seconda ondata

In serata Giulio Gallera ha contestato chi sostiene che l'Italia non è pronta alla seconda ondata e che le regioni siano impreparate. "Non è vero che l'Italia in questi mesi non si è preparata, siamo la Nazione, e la Lombardia ha l'indice più basso di diffusione del contagio, migliore nel panorama europeo", ha detto l'assessore al Welfare della Lombardia.  "Noi tracciamo, inseguiamo il virus, il 90% dei positivi è asintomatico. Persone che stanno bene e sono scovate per l'azione dei dipartimenti di prevenzione e dei tamponi", ha aggiunto. "I numeri dei contagi crescono, proviamo per tempo a mettere in campo misure ma dire siamo stati presi alla sprovvista o che non siamo pronti è ingeneroso e non corrisponde alla realtà", ha concluso.

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