Coronavirus in Lombardia, bollettino oggi 16 ottobre: 2.419 positivi e 7 decessi

Processati 30.587 tamponi. Calo di una unità nelle terapie intensive, impennata degli altri ricoveri: +108 in 24 ore. Rapporto tamponi/casi sale al 7,9%

Coronavirus (Ansa)

Coronavirus (Ansa)

Milano, 16 ottobre 2020 - Nuovo aumento dei contagi in Lombardia. I casi sono stati nelle ultime 24 ore 2.419 contro i 2.067 del giorni precedente con una sostanziale parità di tamponi a quota 30.587. Sale il rapporto casi/tamponi, che passa dal 6,3% al 7,9%. Netto calo per i decessi: oggi 7 contro i 26 di ieri, per un totale di 17.044 da inizio pandemia. In calo anche i pazienti in terapia intensiva da 72 a 71 mentre crescono i posti letto occupati negli altri reparti (+108, 834).Rispetto a ieri i guariti/dimessi sono 334 (totale complessivo dall'inizio della crisi sanitaria e' pari a 84.958).

I dati di venerdì 16 ottobre

I dati di venerdì 16 ottobre
I dati di venerdì 16 ottobre

I dati delle province

Milano si conferma il centro più colpito dai nuovi casi di pandemia. Nella provincia meneghina infatti i contagi nelle 24 ore sono stati 1.319, di cui 604 a Milano città. Ieri erano stati rispettivamente 1.053 e 515. Questi i dati nelle altre province lombarde: Bergamo: 38; Brescia: 105; Como: 190; Cremona: 32; Lecco: 64; Lodi: 55; Mantova: 31; Monza e Brianza: 183; Pavia: 120; Sondrio: 16; Varese: 158. 

Pregliasco: è seconda ondata

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Università degli studi di Milano i casi di Covid arrivati nelle ultime 24 ore a oltre 10mila "evidenziano l'inizio di una seconda ondata. Siamo in un momento critico, il rischio è la crescita esponenziale" dei contagi. Per il virologo, la "scuola e il lavoro vanno difesi, tralasciando il resto. Con il distinguo di lezioni in presenza per i più piccoli e didattica a distanza per gli studenti più grandi e gli universitari". Per il resto, "va ridotta la vita sociale e le attività non necessarie. Suggerirei la chiusura dei bar presto". (Tutti i dati regione per regione / TABELLA)

Galli: situazione a Milano è preoccupante, subito provvedimenti

"Con un Rt superiore a 2, la situazione di Covid-19 a Milano è a dir poco preoccupante e implica l'adozione di provvedimenti ulteriori. Intanto, da subito, bisogna proteggere gli anziani e le persone fragili, partendo dalle attenzioni e dai comportamenti nelle famiglie" ha scritto su Twitter Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco del capoluogo lombardo e docente all'università Statale di Milano.

E' allerta negli ospedali

Numeri che negli ospedali lombardi hanno fatto scattare il primo dei quattro livelli di allerta previsti dalla Regione. Detto altrimenti: alla gestione dell’emergenza Covid sono attualmente destinati in via esclusiva 150 letti di terapia intensiva, 400 di subintensiva e altri mille nei reparti, per un totale di 1.550. Al 151esimo ricovero in terapia intensiva scatterà la riapertura dei due reparti Covid allestiti durante il lockdown alla Fiera di Milano e in quella di Bergamo. Già ieri i reparti di pronto soccorso degli ospedali Sacco e Fatebenefratelli di Milano hanno deciso, però, di accettare solo positivi al Coronavirus e di dirottare su altri ospedali i pazienti con altre patologie. Una decisione finalizzata a tutelare i malati non Covid con patologie urgenti indifferibili e riorganizzare i reparti.