ENRICO LEVRINI
Sport

Cuoghi scommette sul Como: «C’è spazio per l’impresa»

E sulla squadra il nuovo tecnico assicura: «Ha raccolto molto meno di quanto meritava»

Stefano Cuoghi al Centro di Orsenigo

Como, 17 marzo 2016 - Stefano Cuoghi, il nuovo allenatore del Como, 57 anni l’8 agosto prossimo, è il personaggio che non ti aspetti. Ci si attendeva un sergente di ferro che provasse a raddrizzare la situazione, invece l’aspetto è quello di un allenatore dal volto umano che proverà con la comunicazione e il buon senso a risolvere una situazione quasi disperata. I tifosi con qualche anno sulle spalle lo ricorderanno con la maglia del Milan ad inizio anni ’80 al Sinigaglia, i più giovani invece seduto su una delle innumerevoli panchine della serie B o Lega Pro della sua lunga carriera.

«La situazione è molto difficile ma se sono qui è perché intravedo qualche possibilità di compiere l’impresa - ammette Cuoghi -. Ho seguito il Como durante tutto il campionato e conosco molto bene dal punto di vista tecnico tutti i giocatori della rosa, tranne Cech e Kukoch che provenivano da realtà straniere. È un’ottima squadra che ha raccolto molto meno di quanto meritava, ha più problemi a livello mentale e di gestione della partita che di tipo tecnico o agonistico». «Quando il Como gioca a basso ritmo riesce sempre ad andare in vantaggio, poi quando il ritmo sale la squadra si disunisce e viene sempre rimontata. Dovrò lavorare molto sotto l’aspetto tattico per evitare quei dieci minuti che ci costano sempre la partita: ci saranno sicuramente numerose cose da cambiare, ma prima voglio parlare con i ragazzi e con tutto lo staff, che ho voluto riconfermare per dare continuità al lavoro, sono loro che possono darmi le giuste indicazioni». Sul piano tattico Cuoghi spiega che «possiamo tornare alla difesa “a tre“ ma se i giocatori pensano di sentirsi sicuri giocando con il 4-3-1-2 continueremo con questo modulo».

«Sono un allenatore che comunica molto con la squadra, ma so anche prendere le decisioni giuste al momento giusto. La mia esperienza prima di giocatore in campo poi di allenatore mi permettono di dare la serenità a una squadra anche in momenti così difficili». «La prima partita sarà nella mia Modena - continua Cuoghi -, squadra che conosco molto bene e una vittoria ci rilancerebbe sicuramente. Vi sorprenderà ma a Modena non sono molto amato e ora sono l’allenatore del Como e il Como è la cosa più importante, anche se dovessi giocare contro la squadra di mio figlio non guarderei in faccia a nessuno: voglio la vittoria del Como».