Inflazione da record. Alla frontiera di Como gli svizzeri in coda per spesa e pieno

In Canton Ticino a luglio i rincari hanno superato il 6,1%, così agli elvetici conviene venire a spendere i franchi nel nostro Paese

Dogana a Como, con l'inflazione alle stelle tornano gli acquirenti svizzeri

Dogana a Como, con l'inflazione alle stelle tornano gli acquirenti svizzeri

Como - ​Se gli italiani se la passano male gli svizzeri non ridono, soprattutto i residenti in Canton Ticino che hanno scoperto attraverso un’indagine del Politecnico di Zurigo di essere quelli più colpiti dall’aumento dell’inflazione. Se infatti la media degli altri Cantoni registra un aumento del 5,4% nella Svizzera italiana l’incremento è stato del 6,1%. Il dato è particolarmente significativo perché l’indagine ha monitorato l’aumento dei prezzi al consumo escludendo l’adeguamento degli affitti e delle rendite.

"Il super franco prevede l’aumento dei tassi d’interesse e i fattori stagionali, come ad esempio i saldi, hanno stabilizzato i prezzi - si legge nello studio - Il dato medio nasconde peraltro rincari forti in alcuni segmenti come il settore alberghiero (+17,6%), che comprende appartamenti di vacanze, campeggi e alloggi collettivi, i servizi di trasporto individuale (+8,7%) e l’acqua minerale naturale (+5,3%). Sono aumentati i costi del Pet, della produzione e del trasporto. Il costo del carburante era salito in giugno del 7,3%, mentre in luglio la crescita si è limitata allo 0,2%". Ormai il prezzo alla pompa per la benzina ben oltre i 2,30 euro al litro.

Nelle scorse settimane le associazioni dei consumatori, ma anche gli esercenti degli impianti di rifornimento hanno chiesto al Governo cantonale e anche a quello Federale di poter introdurre dei correttivi, simili a quelli adottati in Italia dove Mario Draghi è intervenuto con una sborbiciata alle accise. Un provvedimento una tantum che però è servito a contenere i prezzi. Non è un caso che tra le auto in coda agli impianti di rifornimento a ridosso del confine molte auto hanno la targa elvetica.

Fare il pieno in Italia significa risparmiare anche 20 o 30 euro, da reinvestire nella spesa che era già molto più conveniente prima dell’aumento dell’inflazione. Non si lamentano a Como e Varese dove non solo gli ipermercati e la grande distribuzione, ma anche gli altri commercianti in queste settimane hanno compensato il calo di clienti autoctoni con l’arrivo degli svizzeri.