
Sciopero Nonwovens di Mozzate
Mozzate (Como) - Doveva concludersi oggi e invece proseguirà per altri dieci giorni lo sciopero davanti ai cancelli della Nonwovens di Mozzate, dove i lavoratori sono in stato di agitazione ormai da un paio di settimane dopo che l’azienda ha comunicato loro di voler chiudere l’impianto perché produrre è antieconomico per colpa del caro energia.
«L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici ha deciso di proseguire lo sciopero in risposta alla proposta della direzione di far lavorare solo alcuni operai, favorendo così il carico e l’uscita di 4 o 5 camion al giorno in cambio di una retribuzione giornalista equivalente alla paga base – spiegano in un comunicato la Femca Cisl, i Laghi Filctem Cgil e i Cobas – Data la scadenza della cassa integrazione ordinaria (che si esaurisce proprio oggi, ndr.), l’assemblea ha votato senza nessun astenuto e contrario di rigettare la proposta e proseguire con fermezza lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli".
Si proseguirà fino al prossimo al 2 febbraio, la data ufficiale concordata tra le parti entro cui l’azienda dovrà esprimersi sul ritiro degli annunciati licenziamenti e l’apertura di un tavolo di confronto per salvaguardare i posti di lavoro. Con il fiato sospeso ci sono 92 tra impiegati e operai, ma per ora da Helsinki dove ha sede la multinazionale Suominen, leader nella produzione di salviettine igienizzanti, non sono arrivati segnali incoraggianti.