Nonwovens di Mozzate, lo sciopero continua. Per difendere il futuro di 92 addetti

Braccia incrociate dopo la proposta della direzione di far lavorare solo alcuni operai

Sciopero Nonwovens di Mozzate

Sciopero Nonwovens di Mozzate

Mozzate (Como) -  Doveva concludersi oggi e invece proseguirà per altri dieci giorni lo sciopero davanti ai cancelli della Nonwovens di Mozzate, dove i lavoratori sono in stato di agitazione ormai da un paio di settimane dopo che l’azienda ha comunicato loro di voler chiudere l’impianto perché produrre è antieconomico per colpa del caro energia.

«L’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici ha deciso di proseguire lo sciopero in risposta alla proposta della direzione di far lavorare solo alcuni operai, favorendo così il carico e l’uscita di 4 o 5 camion al giorno in cambio di una retribuzione giornalista equivalente alla paga base – spiegano in un comunicato la Femca Cisl, i Laghi Filctem Cgil e i Cobas – Data la scadenza della cassa integrazione ordinaria (che si esaurisce proprio oggi, ndr.), l’assemblea ha votato senza nessun astenuto e contrario di rigettare la proposta e proseguire con fermezza lo sciopero e il presidio davanti ai cancelli".

Si proseguirà fino al prossimo al 2 febbraio, la data ufficiale concordata tra le parti entro cui l’azienda dovrà esprimersi sul ritiro degli annunciati licenziamenti e l’apertura di un tavolo di confronto per salvaguardare i posti di lavoro. Con il fiato sospeso ci sono 92 tra impiegati e operai, ma per ora da Helsinki dove ha sede la multinazionale Suominen, leader nella produzione di salviettine igienizzanti, non sono arrivati segnali incoraggianti.