
Un sentiero nel nome di Pozzoli
Un monumento sulle pendici dell’Etna e un sentiero nella valle Bova porteranno il nome di Matteo Pozzoli, il pilota precipitato un anno fa col collega Roberto Mazzone mentre alla guida di un Canadair cercava di spegnere un rogo sul monte Calcinera, a Linguaglossa. L’amministrazione comunale e la Regione Sicilia hanno consegnato ai famigliari degli aviatori 2 targhe per ricordare il loro sacrificio ed è stato loro dedicato un monumento che raffigura un aereo stilizzato. Un anno fa il Canadair, della società Babcock, si schiantò contro il fianco della montagna mentre volava a bassa quota sopra l’incendio. L’eslosione del Canadair non ha lasciato scampo a Matteo Pozzoli, 58 anni, che nel 1997 era riuscito a scampare a un altro incidente aereo, mentre pilotava un SIAI 208, che si schiantò sul Lupone, Latina. Nella cerimonia, non senza polemiche, si è ricordato come in Grecia questa estate, dopo lo schianto di un Canadair dell’antincendio sull’isola di Evia in cui hanno perso la vita i due piloti, sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale mentre la tragedia di Linguaglossa è quasi passata inosservata. Non l’hanno dimenticato i fratelli e gli amici che da Erba, la sua città natale, gli hanno dedicato un sentiero della Valle Bova, nel luogo dove anche lui amava passeggiare. "Invaso dai rovi e dalla foresta di bassa quota, questo luogo è rimasto chiuso in se stesso per oltre mezzo secolo – ricorda il fratello di Matteo, Simone Pozzoli – ora il sentiero è percorribile. Lo abbiamo ribattezzato “Ul sentè del Troz“, soprannome di Matteo. Ci abbiamo messo, sparsi, anche 10 piccoli cuori in legno. Quelli dei membri della nostra famiglia che non potrà mai dimenticare". Tra loro c’è quello di papà Filippo, per anni sindaco di Erba.Ro.Can.