MILLA PRANDELLI
Cronaca

Un macabro gioco: cigni e anatre uccisi. Trovate altre carcasse nelle acque del lago d’Iseo

Le segnalazioni arrivano da Vello: "Gli animali hanno il collo spezzato"

Un macabro gioco. Cigni e anatre uccisi. Trovate altre carcasse nelle acque del lago d’Iseo

Un macabro gioco. Cigni e anatre uccisi. Trovate altre carcasse nelle acque del lago d’Iseo

Iseo (Brescia) – Sull’alto lago d’Iseo si sospetta la presenza di uno o più “killer“ di anatidi, che per divertimento ammazza anatre e cigni, senza recuperarne i corpi e anzi lasciandoli a galleggiare nelle acque del lago, alla mercè di altri predatori. La segnalazione arriva da Vello, dove un residente: Taddeo Rinaldi, ha trovato due cigni con il collo spezzato e alcune anatre morte, pulcini compresi. I corpi senza vita di mamma anatra e di quattro anatroccoli, sono stati rinvenuti dal residente durante una sua consueta uscita in kayak.

Secondo le prime ricostruzioni, i poveri animali non sono stati predati da altri animali selvatici, né tantomeno colpiti dai proiettili di bracconieri. Presentano invece evidenti segni di percosse, quasi a voler ipotizzare un crudele divertimento nei confronti di questi volatili, che qualche volta infastidiscono perché mangiano molto pesce. "Non è purtroppo la prima volta che accade una cosa del genere - dichiarato Rinaldi -. In precedenza, ho trovato dei cigni morti". Le indagini avevano accertato una morte per rottura del collo, anche in questo caso probabilmente causata dall’azione di qualcuno. Le autorità competenti sono state allertate e ora stanno indagando sull’episodio, che lascia inquieti molti residenti. I cigni, non sono animali autoctoni del Sebino, furono portati qui una sessantina di anni fa, e da allora si sono moltiplicati trovando un buon equilibrio con l’ambiente.

A creare problemi al pesce sono i cormorani, che mangiano 60 grammi di pesce in 30 secondi e trascorrono il 20% della loro giornata a caccia. Se prima se ne vedevano pochi esemplari oggi sul Sebino si trovano vere e proprie colonie, che si dirigono pure nelle vicine Torbiere. A creare disagio si aggiungono i pesci siluri, che si nutrono di pesce ma anche di piccoli animaletti. In questo caso non sono loro i colpevoli della morte dei paperotti che sono stati recuperati dal signor Taddeo, sempre attentissimo a quanto succede nella parte di lago dove vive e dove spesso esce in canoa oppure in barca. Altri animali non autoctoni che creano problemi sul Sebino sono i gamberi della Luisiana, che mangiano quelli del posto e pure le tartarughe.