Un documentario racconta l’impegno di Adele Bonolis per aiutare ex prostitute e detenuti

Il presentatore Paolo: "La ricordo sempre sorridente e disponibile, mai banale"

Migration

Sarà presentato oggi in diretta streaming sul sito della fondazione che porta il suo nome il documentario "La centesima strada: viaggio alla scoperta delle case di Adele Bonolis (foto)", realizzato dal regista comasco Paolo Lipari e dedicato ad Adele Bonolis, l’insegnante di religione che nel dopoguerra si adoperata per aiutare le ex prostitute, i malati psichiatrici e gli ex detenuti. Il film racconta, attraverso la voce della fondatrice recentemente proclamata Venerabile da Papa Francesco, la storia delle quattro case fondate tra gli anni ’50 e ’60 in Lombardia, due delle quali sorgono in provincia di Como: a Montano Lucino e a Lenno. Parteciperanno all’evento l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini e il pronipote di Adele Bonolis, il presentatore tv Paolo Bonolis che da ragazzo veniva in vacanza dalla prozia in paese. "Il miracolo di mia zia Adele è nelle sue opere – spiega - I miei ricordi diretti risalgono all’infanzia, quando, tra i 7 e i 12 anni, andavo ospite in estate nella Casa di orientamento femminile di Montano Lucino. La ricordo sempre sorridente e disponibile, gentile e mai banale, intorno a lei le signore che vivevano li, arrivate dalla strada, giovanissime e con figli piccoli, che diventavano miei compagni di giochi". Nata a Milano il 14 agosto del 1909 Adele Bonolis si è formato all’interno della Gioventù femminile di Azione Cattolica, dopo essersi consacrata a Dio e avevo insegnato religione a Lecco e Sondrio e poi al liceo Berchet di Milano, Adele Bonolis nel 1945 ha fondato le Aralde dell’Amore. "Il decreto del Papa è un passo importante verso la beatificazione – spiega l’arcivescovo di Milano, monsignor Delpini - Ma ciò che sin da ora merita d’essere riconosciuto è quanto la sua intelligente premura ha saputo avviare. Prendendosi cura di tante ragazze, senza mai risparmiarsi, Adele Bonolis ha cercato anzitutto di riabilitare l’amore".

Roberto Canali