FABRIZIO CARCANO
Cronaca

Tutti pazzi per la Dea. L’abbraccio dei tifosi agli eroi di Dublino. La città prepara la festa

In migliaia fuori da Orio per applaudire i giocatori e vedere la coppa. Bagno di folla pure a Zingonia, ora si aspetta la parata con il bus scoperto.

Tutti pazzi per la Dea. L’abbraccio dei tifosi agli eroi di Dublino. La città prepara la festa

Tutti pazzi per la Dea. L’abbraccio dei tifosi agli eroi di Dublino. La città prepara la festa

Nemmeno la pioggia incessante ha spento il fuoco dell’entusiasmo per l’Atalanta, per la storica vittoria dell’Europa League. Mercoledì notte Bergamo, città poco incline alla vita notturna e con la regola della sveglia presto, non ha dormito: un’intera notte di caroselli sui viali, di luci accese e brindisi ad alto volume nei bar rimasti aperti dopo la partita. In strada circa ventimila tifosi nerazzurri, assiepati intorno alle porte storiche del centro e lungo l’arteria di viale Papa Giovanni XXIIII, hanno fatto festa fino alle prime luci dell’alba con cori, fumogeni, striscioni, bandiere. Una festa per tutti, famiglie, bambini, persone con i cani rigorosamente anche loro con foulard nerazzurri sui collari. Bergamo aveva bisogno di fare festa, voleva tuffarsi in un carnevale nerazzurro per lasciarsi definitivamente alle spalle, dopo quattro anni, le lacrime e i lutti della pandemia. Nel 2020, quando la Dea vinceva a Valencia e conquistava lo storico accesso ai quarti di finale di Champions, nella città sotto le mura c’era il silenzio del lockdown interrotto solo dal lugubre suono delle continue sirene.

Stavolta è stata festa vera, lunga, sentita, vissuta da tutti, anche da chi magari non segue il calcio. Ieri mattina Bergamo si è svegliata tinta di nerazzurro, con bandiere e maglie appese alle ringhiere dei balconi, con l’Atalanta e la vittoria di Dublino unico argomento di conversazione nei bar e nei posti di lavoro. Ma la festa non è finita. Anzi è appena iniziata. Ieri in giornata la seconda tranche di festeggiamenti, duplici, quasi simultanei, per il ritorno della squadra da Dublino, intorno alle 14. Un migliaio di tifosi ammassati fuori dalle recinzioni dello scalo di Orio al Serio per salutare i giocatori e vedere la Coppa brandita dal capitano Marten De Roon durante il trasbordo sul bus che ha poi riportato l’Atalanta al centro sportivo di Zingonia. Dove ad attenderla c’erano un altro migliaio di tifosi, per un nuovo bagno di folla, approfittando anche di una pausa offerta da Giove Pluvio.

Ma il bello deve ancora arrivare. Perché ora Bergamo vuole celebrare i suoi eroi nerazzurri con una parata in grande stile, con il bus scoperto, con la Coppa esposta al cielo orobico nel tradizionale giro delle strade del centro in mezzo ad ali di folla. Il sindaco Giorgio Gori ha già dato il suo ok: "Sicuramente ci sarà la grande aspettativa di poter incontrare la squadra con un bus scoperto in città. Io sono a disposizione della società". Sono già stati avviati i contatti tra Palazzo Frizzoni e la società dei Percassi: l’evento si dovrebbe fare, ma c’è un problema di calendario. L’Atalanta infatti ha ancora due gare casalinghe da disputare, nelle prossime due domeniche, sempre alle 18, contro il Torino e poi il 2 giugno il recupero contro la Fiorentina.

Vincendo entrambe le partite la Dea arriverebbe terza, solitaria, per cui la squadra da oggi sarà al lavoro per preparare al meglio questi due incontri da vincere. Un obiettivo simbolico il terzo o quarto posto, ma prestigioso, per cui la parata potrebbe essere posticipata alla settimana prossima.