
Magni La risposta che il Carletto ha dato all’amico “Burtull“, quando questi, al bar, gli ha chiesto se gli era...
Magni
La risposta che il Carletto ha dato all’amico “Burtull“, quando questi, al bar, gli ha chiesto se gli era piaciuta la gita alla quale, qualche giorno prima, aveva compiuto assieme ai parrocchiani per visitare una città d’arte è stata: "öff". Con quel "öff", ha detto più cose. Prima di tutto ha risposto "no", la gita non gli era piaciuta, ma anche che non gli aveva interessato niente. Poi con questo "öff" Carletto voleva sotto intendere che non voleva ricordare quell’escursione. Insomma con quell’ "öff", intendeva esprimere un certo fastidio nel parlarne. Quindi con queste termine, di sole tre lettere, il nostro bel dialetto gode della facoltà di esprimere molte cose: una negazione, un senso di noia, di menefreghismo, di distacco dalle cose e dagli argomenti che vengono trattati in quel momento. Poi si può dire che si ricorrere questo brevissimo termine per un "me ne frego". E sotto sotto quegli "öff" vi sono pure dei commenti. Infatti quando il Carletto con quel suo "öff" dice che non gli è piaciuta la gira parrocchiale, oltre a dire un "no" lascia intendere anche qualche acido commento. Quasi sempre l’ "off" è accompagnato da un’espressione del volto un po’ triste, buia, severa, dura; insomma questa gita parrocchiale al Carletto non è proprio piaciuta. Per dirlo però bastano un "öff". Questa è la grande forza del nostro dialetto il quale in una sintesi estrema fa un discorso. "Off" è però anche del modo di dire. "Nà a öff". Cosa significa? Vuol dire "andare a scrocco", "scroccare", "entrare gratis", "godere di un’offerta " con compoiacimento". Da dove viene? "Andà a öff", e però piccola variante del più comune "Andà a ufa". Il modo di dire discende dai tempi lontani quando i marmi per il Duomo di Milano scendeva dalla grande cava di Candoglia in cima al Lago Maggiore percorrendo poi il naviglio. Alla gabella di Castano Primo però i candidi blocchi di marmo di Candoglia non pagavano il dazio. Portavano la scritta "Ufa", ovvero l’acronimo di "Usum Fabrica".
mail: emiliomagni@yahoo.