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Torna la targa dedicata a Finzi, fucilato alle Fosse Ardeatine

Il 1° novembre centinaia di motociclisti si ritroveranno a Civenna per posizionare una targa dedicata ad Aldo Finzi, motociclista, aviatore, dirigente sportivo, imprenditore e politico. Finzi coniò il termine "centauro" per indicare il motociclista e fu vittima dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.

Torna la targa dedicata a Finzi, fucilato alle Fosse Ardeatine

È stata scelta la data del 1° novembre quando sulle strade della Valassina si ritroveranno centinaia di motociclisti provenienti da tutta la Lombardia e diretti a Civenna, di fronte al monumento ai caduti per commemorare le vittime della strada su due ruote, per posizionare sulla facciata del municipio una targa dedicata ad Aldo Finzi.

Nato a Legnago nel 1891 e protagonista nella Prima Guerra mondiale, oltre a essere un valente motociclista Finzi fu anche aviatore, dirigente sportivo, imprenditore e politico aderendo al fascismo.

Sotto il regime arrivò a rivestire l’incarico di presidente del Coni e in questa veste coniò il termine "centauro" per indicare il motociclista, ma fu anche vicecommissario per l’aeronautica e sottosegretario del Governo Mussolini. La sua vita si concluse però in modo tragico: in rotta con il regime verso il quale divenne critico fu inviato prima al confino e poi espulso dal Partito Nazionale Fascista, dopo l’8 settembre e l’invasione da parte dei nazisti collaborò con gruppi partigiani e per questo fu arrestato e incarcerato, finendo tra le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo del 1944.

La targa che verrà posta sulla facciata del municipio di Asso lo ricorda come membro del Moto Club Lombardo e ideatore del Circuito del Lario.

"Le nostre manifestazioni sono sempre tese a promuovere la memoria e i personaggi dell’epopea del Circuito del Lario – spiega Enrico Corti, presidente del Moto Club Asso -. Come il monumento al Trofeo del Circuito del Lario che abbiamo posizionato a Lasnigo, dove un tempo c’era il traguardo della gara, ed è divenuto il riferimento per tanti motociclisti e motoclub che si ritraggono nella foto di rito da pubblicare sul proprio sito o spazio social con il famoso discobolo che lancia la ruota della motocicletta per le strade del mondo". Roberto Canali