Sottoscritti in Prefettura i patti per la sicurezza. Ora i sindaci aspettano i soldi

Primo passo per avere i fondi: 16 Comuni coinvolti .

Sottoscritti in Prefettura i patti per la sicurezza. Ora i sindaci aspettano i soldi

Sottoscritti in Prefettura i patti per la sicurezza. Ora i sindaci aspettano i soldi

Migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma d’illegalità, favorendo l’impiego delle forze dell’ordine, prevenire e contrastare i furti attraverso l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza e promuovere il rispetto del decoro urbano. Sono i principali obiettivi dei Patti per la sicurezza che sono stati sottoscritti dal prefetto Giuseppe Forlenza e dai sindaci di 16 amministrazioni comunali bergamasche. La riunione si è tenuta nella sala Ulisse della prefettura di Bergamo e ciascun ente ha sottoscritto il proprio patto e sottoposto il proprio progetto, che ora sarà inviato al ministero dell’Interno per essere finanziato. L’anno scorso per questi progetti erano arrivati sul territorio ben 19 milioni di euro. Quest’anno sono stati coinvolti i primi cittadini dei Comuni di Ardesio, Caravaggio, Carobbio degli Angeli, Casnigo, Costa di Mezzate, Dalmine, Gandino,, Grassobbio, Grone, Leffe, Levate, Ranzanico (in qualità di capofila dell’associazione di Comuni con Bianzano, Gaverina Terme, Monasterolo del Castello, Spinone al Lago), San Pellegrino Terme, Sovere e Treviglio, oltre al presidente dell’Unione dei Comuni della Presolana. Si tratta di accordi che possono essere stipulati grazie al decreto legge 14 del 2017 in materia di sicurezza urbana, decreto poi tramutato nella legge 48 del 18 aprile dello stesso anno. E la formalizzazione davanti al prefetto è il primo passaggio formale per i Comuni per ottenere successivamente i finanziamenti da parte del Viminale. Il denaro va poi speso per l’acquisto delle telecamere di videosorveglianza da collocare in zone urbane considerate maggiormente a rischio. M.A.