"Senza processo avremmo il lago"

Il calvario giudiziario di Lucini agita il Consiglio comunale

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Un’assoluzione giunta dopo sette anni di calvario che ha fatto molto discutere in città quella dell’ex sindaco Mario Lucini, assolto nel processo di Appello a Milano da tutte le accuse che gli erano costate una condanna a un anno e sei mesi nel processo paratie. L’ha ricordato in consiglio comunale il collega e amico del Pd, Stefano Legnani. "La sentenza di assoluzione non gli restituirà questi anni e non rimarginerà le ferite e le sofferenze subite, ma almeno certifica la sua onestà, cosa della quale la stragrande maggioranza dei comaschi, di ogni orientamento politico, è sempre stata certa – ha spiegato – Un pensiero va alla nostra città per quello che sarebbe potuto essere se questa incredibile vicenda processuale non avesse avuto inizio. Poiché il progetto delle paratie in corso di realizzazione è sostanzialmente lo stesso dell’amministrazione Lucini, avremmo avuto il lungolago finito da almeno 45 anni e ad un costo sensibilmente inferiore". E ai politici che hanno fatto campagna elettorale sulle sue disavventure giudiziarie, in primis il sindaco Alessandro Rapinese, Legnani ha chiesto "se non le scuse, che dovrebbero arrivare spontaneamente" almeno di non prestarsi più in futuro in operazioni di "sciacallaggio politico".