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Salvata un'aquila da un pollaio: l'incredibile storia di Villa di Tirano

Un'aquila è atterrata vicino ad un pollaio a Villa di Tirano, ma è stata salvata e liberata dal padrone delle galline. L'uomo l'ha presa tra le mani, provocandogli una grande emozione. La storia ha avuto un lieto fine.

Salvata un'aquila da un pollaio: l'incredibile storia di Villa di Tirano

Un’aquila plana vicino ad un pollaio, sbaglia "pista" e si incastra in un piccolo recinto ma viene salvata e liberata dal padrone delle galline. È una storia a lieto fine, sia per le galline che per l’aquila, quella successa a Villa di Tirano nei giorni scorsi e che ha avuto come protagonisti un rapace e Gianpiero Peter Moltoni, apicoltore di professione che dietro casa ha un terreno con annessi frutteto, orto e piccolo pollaio. Di solito le galline nel fondovalle vengono attaccati da rapaci come le poiane.

"Quando mia moglie mi ha chiamato non volevo quasi crederci – dice Moltoni -, ma subito mi sono reso conto che quel rapace atterrato nell’orto non era una poiana ma una bellissima aquila, per me un’aquila reale. Sono convinto che il rapace, dopo aver visto le galline del pollaio, ha deciso di planare per andar a far razzia… o comunque una "degustazione" ma ha sbagliato l’atterraggio ed è finita nell’orto vicino ai pomodori, uno spazio piuttosto piccolo per un’animale che credo abbia un’apertura alare di oltre 1.5 metri. Le galline, terrorizzate, si sono rinchiuse nella loro casetta". Moltoni non si è spaventato di certo e, mentre la moglie correva in casa per chiamare il servizio "animali" e chiedere di aiutarli a portare l’aquila fuori dall’orto recintato in cui era finita e dal quale non riusciva ad uscire, ha pensato bene di avvicinarsi "con un po’ di timore perché non avevo idea della reazione ma ho visto che l’aquila era tranquilla e che non manifestava agitazione o paura. E così sono entrato, l’ho presa come si fa con una gallina. Dopo pochi secondi si è librata in volo, ha fatto un paio di giri sopra di noi e poi è volata via. Vedere da vicino un’aquila, accarezzarla e prenderla tra le mani mi ha provocato una grande emozione". Fulvio D’Eri