Alessandro Brianza
Cantù (Como), 19 marzo 2016 - Il paradosso è che sono quasi finiti alle mani parlando di sicurezza, giovedì sera in consiglio comunale a Cantù, dove per poco non si è sfiorata la rissa tra il sindaco, Claudio Bizzozero e il consigliere della Lega Nord, Alessandro Brianza. Pietra dello scandalo la decisione dell’amministrazione di avvallare la scelta di un vigile che, dopo anni di onorato servizio, ha deciso di farsi riassegnare ad un altro ufficio. Abbastanza per spingere il consigliere Brianza a chiederne conto direttamente al sindaco. «In città non passa giorno senza che non si registrino nuovi furti – si è lamentano il consigliere della Lega Nord – eppure il corpo di polizia locale, già sottodimensionato, perde pezzi.
Il sindaco anziché lamentarsi dovrebbe intervenire con nuove assunzioni». Abbastanza per scatenare la replica del sindaco Bizzozero, che non ha esitato a dare a più riprese «dell’ignorante, nel senso di chi ignora una cosa» al consigliere di minoranza. Un monologo, quello del primo cittadino, interrotto dall’irruzione di Brianza che dopo aver chiesto invano l’intervento del presidente del consiglio, si è alzato per andare a strappare letteralmente di mano il microfono a Bizzozero, urlandogli «taci fallito». Istanti in cui i due si è temuto potessero addirittura arrivare alle mani, con la rissa che per fortuna è stata scongiurata dall’intervento degli altri consiglieri.
Una querelle, quella tra Bizzozero e Brianza, che rischia di debordare dall’aula del consiglio comunale a quella di un tribunale, tra promesse reciproche di querela. Del resto è da tempo che tra il sindaco di Cantù e Carroccio non corre buon sangue, in particolare da quando Claudio Bizzozero si è inventato un movimento politico tutto suo, il Fronte di Liberazione Fiscale, pronto a correre per le regionali del 2018 in Lombardia.