Il raduno che si è svolto all’Alpe Sala dal 7 al 9 ottobre è stato qualificato come rave party illegale. La contestazione arriva dalla Questura di Como, Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che, con i carabinieri di Tremezzina, aveva svolto un controllo sull’evento “Enjoy the silence“, con 220 persone anche da fuori provincia. Le modalità di organizzazione dell’evento – prevendita e pagamento di 30 euro, annunci sui social, postazione dj e musica ad alto volume, decine di presenti – si ritiene siano state tali da essere ricondotte alla violazione penale di apertura abusiva di luoghi di pubblico trattenimento per cui sono necessarie la licenza del sindaco e altre autorizzazioni: ma il gestore del terreno che ha ospitato l’evento, e l’organizzatrice, avrebbero disatteso tali adempimenti.
Inoltre la Questura ha inoltrato al sindaco di Sala Comacina il verbale di accertamento per le contestazioni amministrative. Al solo titolare dell’agriturismo è stata contestata la violazione penale per aver offerto ospitalità nei locali, terreni e anche in tende e roulotte senza trasmettere i nominativi alla Questura.
Pa.Pi.