Presidio in città: "Sì al rafforzamento dei consultori lombardi"

Nessuna politica per l'occupazione femminile nel Pnrr, ma articolo favorevole alle associazioni anti-abortiste nei consultori causa proteste a Brescia.

Presidio in città: "Sì al rafforzamento dei consultori lombardi"

Presidio in città: "Sì al rafforzamento dei consultori lombardi"

Nessuna politica reale per favorire l’occupazione femminile, come sarebbe dovuto accadere con i fondi del Pnrr, ma in compenso nel decreto sull’attuazione del Pnrr arriva l’articolo che favorisce le associazione anti-abortiste nei consultori. Una cinquantina le persone che hanno protestato contro quello che è stato definito un attacco alle donne, nel presidio promosso da Cgil e Uil Brescia in largo Formentone. "A livello locale – ha spiegato Francesco Bertoli, segretario Cgil Brescia – ci stiamo confrontando con le Asst, per rafforzare la rete dei consultori, nell’ambito della riforma della sanità". Ma la presenza dei pro-vita sarebbe una violenza per le donne che sono già alle prese con una scelta difficile. "Vadano a Gaza a salvare davvero le donne e i bambini – commenta Donatella Albini, ginecologa – invece di stalkerizzare chi si rivolge ai consultori". Al di là della presenza dei pro-vita, resta il tema della scarsa capillarità dei consultori, che, in Lombardia, possono anche fare la scelta dell’obiezione di struttura, come accaduto in quelli cattolici.