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Piscine per disabili Il Comune risponde all’Anticorruzione

L’amministrazione ha fornito garanzie sulla futura gara. Intanto la cooperativa . ha raccolto 1.800 firme

Non si placano le polemiche dopo la decisione del sindaco di chiudere la piscina di via del Dos. La cooperativa Colisseum ha già raccolto quasi 1.800 firme per chiedere di riaprire al più presto, ma Palazzo Cernezzi è irremovibile e anzi in questi giorni ha fornito la sua memoria all’Anac, l’Autorità anticorruzione che nel giugno scorso era intervenuta sulla questione dell’appalto chiedendo chiarimenti sul Piano economico e finanziario della gara poi sospesa. In particolare gli uffici hanno replicato sui dubbi sollevati in merito alla qualità del servizio offerto. "Non c’è rischio di minori entrate, non vi sono elementi per prevedere un abbassamento della qualità del servizio offerto. In questi mesi è emersa l’unicità delle piscine site nell’impianto messo a gara che risultano avere una forte attrattività per i servizi rivolti a persone disabili gravi. Tuttavia si ritiene di poter accogliere la richiesta di revisione delle possibili entrate in vista dell’aggiornamento di tutto il Piano economico finanziario della gara”. Per quanto riguarda l’aumento del rischio di manutenzione ordinaria che potrebbe rendersi necessaria per ovviare all’inadeguatezza strutturale dell’impianto con conseguente aumento dei costi il Comune "accoglie l’osservazione di Anac e si prevederà alla contabilizzazione dei costi di manutenzione ordinaria da inserire nel nuovo piano". In attesa dell’aggiornamento dei documenti è confermata la sospensione della gara per affidare l’impianto e le piscine di via Del Dos rimarranno chiuse.